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Comune di Morano Calabro
formanti un trittico, appositamente commissionate dall'Università di Morano per la
congregazione di Santa Maria della Pietà. Importante è la presenza di due pale d'altare del
seicento: l'adorazione dei pastori e la Madonna in trono col Bambinello e quattro Santi,
attribuite al calabrese Giovan Battista Colimodio (1666). Della seconda metà del '700 è il
Coro realizzato fra il 1792 e il 1805, capolavoro in stile rococò di Mario ed Agostino Fusco.
Pregevolissimo, ubicato attualmente sul lato sinistro della balaustra, un organo portatile
del '700, decorato, da restaurare.
Collegiata di Santa Maria Maddalena
L'antico nucleo dell'edificio religioso
sorgeva al di fuori della cinta muraria
medievale come piccola cappella
suburbana del 1097. Visti i limiti
architettonici che offriva questa
precedente struttura e per agevolare il
cresciuto numero di fedeli che si
spartivano nelle tre parrocchie cittadine,
venne ampliata in pianta a croce latina a
tre navate per volere dell'allora prevosto
don Giuseppe La Pilosella nella seconda
metà del XVI secolo.
Più volte rimaneggiata fino alla prima metà del '700, assunse il titolo di Collegiata il 3 febbraio
1737 con bolla di papa Clemente XII. Nel 1732 cominciarono ulteriori lavori di restauro, nel
corso dei quali splendide decorazioni tardo barocche commissionate a Donato Sarnicola
conferiscono all'interno un aspetto maestoso, da far ritenere che essa sia uno degli esempi più
alti del barocco calabrese. Il campanile (1817) e la cupola (1794) furono rivestiti di
caratteristiche maioliche in stile campano di colore giallo e verde nel 1862. La facciata invece,
fu completata negli anni 40' del XIX secolo in stile neoclassico. Essa è ripartita in due livelli
divisi da una cornice marcapiano costituita da triglifi e metope con simbologie
classicheggianti. Il livello inferiore abbraccia le tre navate su cui si affacciano i tre portali della
chiesa, suddivisi da sei paraste doriche; il livello superiore si innalza dagli spioventi laterali
coprendo la sola navata centrale, mentre il frontone reca in fregio lo stemma della famiglia
Spinelli retto da quattro paraste ioniche contornate negli spazi da ghirlande.
Oggi l'edificio religioso conserva la pianta originaria in croce latina: nelle navate laterali si
trovano cinque cappelle per lato e sono divise in campate sormontate da piccole cupole,
mentre la navata centrale ha volta a botte su cui si affacciano dieci finestre unghiate.
All'interno sono conservate pregevoli opere d'arte appartenenti alla scuola di Pietro Bernini e
del celebre scultore del rinascimento meridionale Antonello Gagini. Splendide opere lignee
adornano la collegiata: sopra il coro posto nell'abside poligonale, si staglia un fastigio di
marmi policromi con tre nicchie sormontate da un timpano sorretto da colonne.
Molto interessante è la sagrestia con uno splendido soffitto a cassettoni di manufattura locale
di epoca tardo cinquecentesca appartenente all'antico corredo sacro dell'edificio. Sulla destra
una custodia per oli sacri in marmo del '500. Sono custodite nella Collegiata numerose
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