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Comune di Morano Calabro
Tra le tantissime specie arboree presenti nel Parco vi sono l'abete bianco, il faggio, tutti e
sette i tipi di aceri di cui l'acero di Lobelius, il pino nero, il tasso diverse specie di querce,
castagni, ed alle quote più elevate e sui pendii più ripidi è presente il Pino loricato, specie
rarissima (in Europa presente solo qui e nei Balcani), che si adatta agli habitat più ostici, dove
altre specie molto rustiche (il faggio in primis) non sono in grado di sopravvivere.
Fioriture di orchidee si osservano soprattutto in primavera, insieme a quelle di viole,
genziane, campanule e, in estate, il raro giglio rosso, oltre ad innumerevoli specie di piante
officinali ed aromatiche, tra le quali la fanno da padrona le Labiatae, con molteplici specie di
menta ed inoltre tutte le varietà di timo, santoreggia, lavanda, issopo, le cui fioriture
esplodono al culmine dell'estate in un delicato accostamento di colori e di sfumature.
Non da meno sono da considerare le varie famiglie di frutti di bosco e di specie arboree
selvatiche che producono frutti e bacche come le mele selvatiche, i vari Prunus, le fragoline di
bosco e i lamponi di cui sono disseminati i sentieri e le frequenti radure, laddove le condizioni
climatiche e di soleggiamento ne consentono la fruttificazione.
Tra gli elementi vegetazionali particolarmente importanti si fa notare (prevalentemente
nella zona montana) la presenza di numerosi esemplari di Pino loricato (Pinus leucodermis)
emblema del Parco Nazionale del Pollino, specie testimone di epoche climatiche passate, è
l’elemento più caratteristico delle alte montagne del gruppo del Pollino al confine tra
Basilicata e Calabria. Caratterizza il paesaggio delle alte vette e dei costoni rocciosi con piante
calcina‐te e con esemplari maestosi ultracentenari, di forma contorta che indicano l’estrema
adattabilità all’aridità del suolo ed alle difficili condizioni climatiche regalando paesaggi di
rara bellezza.
Anche la fauna è varia, e comprende specie ormai estinte in altre zone montuose. Sono
presenti l'aquila reale, il picchio nero, il gracchio corallino, il lanario, il capovaccaio, il nibbio
reale, il gufo reale, il gufo comune, il corvo imperiale, il falco pellegrino, il driomio, il lupo
appenninico, il gatto selvatico, il capriolo autoctono di Orsomarso e la lontra. Di recente sono
stati reintrodotti il cervo e il grifone.
Tra le bellezze naturalistiche di grande rilevanza nello scenario locale ci sono:
Le grotte San Paolo
Le grotte San Paolo, situate a pochi chilometri dal centro abitato, interessanti sotto un profilo
speleologico, sono ricche di concrezioni coralloidi e si sviluppano per 245 metri con un
dislivello di 41 metri.
Campotenese
Relazione Quadro Conoscitivo Pagina QE34