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Comune di Morano Calabro

            reliquie di santi, fra cui una pietra del Santo Sepolcro e un'orma del sandalo che S. Francesco
            da Paola lasciò su una roccia del monte Sant'Angelo nell'atto di benedire la Calabria prima di
            recarsi in Francia.

              Chiesa di San Nicola di Bari
            Si trova nel cuore del centro storico e si mostra ai piedi del colle dove sorge il borgo solo sul
            suo fianco destro. L'ingresso è situato nell'intricato susseguirsi di vicoli del quartiere Giudea,
            sulla piazzatta da cui prende il nome, nei pressi della più antica fontana moranese e dell'antico
            seggio  cittadino  dell'Universitas  che  in  questa  chiesa  aveva  appunto  il  suo  patronato.  La
            facciata è semplice, con ai piedi un portale a sesto acuto, con l'archivolto in muratura sul quale
            si trova rappresentato un affresco raffigurante San Nicola.

            L'edificio religioso si sviluppa in due piani sovrapposti, di cui una cripta seminterrata. Il piano
            inferiore dedicato a Santa Maria delle Grazie, risale all'epoca altomedievale, ed è considerato
            fra le costruzioni più antiche del paese: fra le opere d'arte custodite si annoverano, un giudizio
            universale in olio su tela di Angelo Galtieri (1737), alcune statue lignee e tele del seicento e
            nella sagrestia, un Espositorio in argento fuso sbalzato e cesellato del XVIII secolo, corone di
            santi della seconda metà del secolo XVIII e del terzo decennio del XIX secolo, calici in argento
            fuso del XVII secolo, un reliquiario del XVI secolo ed una piccola scultura in alabastro dorato
            del secolo XVI raffigurante la Madonna del Buon Consiglio. Il piano superiore, in navata unica,
            è stato edificato negli anni intorno al 1450, ma venne rimaneggiato in epoca barocca. Oggi
            delle architetture quattrocentesche non rimane traccia se non nel succitato portale d'ingresso,
            ma  si  ha  ragione  di  credere  che  l'interno  fosse  simile  a  quello del monastero di  San
            Bernardino, con soffitto in legno ed arco a sesto acuto che dominava l'altar maggiore, così
            come  ritiene  lo  storico  Salmena.  Fra  le  opere  d'arte  custodite  nella  chiesa,  meritano
            particolare attenzione un dipinto di Pedro Torres del 1598 Madonna tra Santa Lucia e Santa
            Caterina  d'Alessandria,  un  crocifisso  ligneo  di  Ignoto  del  secolo  XVI,  uno  splendido
            confessionale  del  Frunzi  (1795),  una  Annunciazione  del  1735  di  Angelo  Galtieri,  altre  pale
            d'altare coeve ed un coro di Agostino Fusco del 1779.

              Chiesa e Monastero di San Bernardino da Siena

            Il complesso monastico di San Bernardino, in stile tardo gotico, è uno dei migliori esempi di
            architettura francescana del '400 che si possano rintracciare nell'intera Calabria. Ciò si deve al
            fatto che sia stato costruito ex  novo nella metà  del  XV secolo, ed  attraverso un  accurato
            restauro, si è giunti al completo recupero di quasi tutti gli elementi originari: per tali ragioni,
            oggi  può  rappresentare  un  paradigma  dell'arte  monastica  calabrese  del  periodo.  La
            fondazione,  si  ebbe  ufficialmente  grazie  all'interessamento  del  principe  Pietrantonio
            Sanseverino, e venne sancita da una bolla di Niccolò V del 31 maggio 1452 con la quale si dava
            l'autorizzazione all'inizio dei lavori.
















            Relazione Quadro Conoscitivo                                                            Pagina QE39
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