Page 128 - Tab09-Relazione-Quadro-Conoscitivo
P. 128
Comune di Morano Calabro
reliquie di santi, fra cui una pietra del Santo Sepolcro e un'orma del sandalo che S. Francesco
da Paola lasciò su una roccia del monte Sant'Angelo nell'atto di benedire la Calabria prima di
recarsi in Francia.
Chiesa di San Nicola di Bari
Si trova nel cuore del centro storico e si mostra ai piedi del colle dove sorge il borgo solo sul
suo fianco destro. L'ingresso è situato nell'intricato susseguirsi di vicoli del quartiere Giudea,
sulla piazzatta da cui prende il nome, nei pressi della più antica fontana moranese e dell'antico
seggio cittadino dell'Universitas che in questa chiesa aveva appunto il suo patronato. La
facciata è semplice, con ai piedi un portale a sesto acuto, con l'archivolto in muratura sul quale
si trova rappresentato un affresco raffigurante San Nicola.
L'edificio religioso si sviluppa in due piani sovrapposti, di cui una cripta seminterrata. Il piano
inferiore dedicato a Santa Maria delle Grazie, risale all'epoca altomedievale, ed è considerato
fra le costruzioni più antiche del paese: fra le opere d'arte custodite si annoverano, un giudizio
universale in olio su tela di Angelo Galtieri (1737), alcune statue lignee e tele del seicento e
nella sagrestia, un Espositorio in argento fuso sbalzato e cesellato del XVIII secolo, corone di
santi della seconda metà del secolo XVIII e del terzo decennio del XIX secolo, calici in argento
fuso del XVII secolo, un reliquiario del XVI secolo ed una piccola scultura in alabastro dorato
del secolo XVI raffigurante la Madonna del Buon Consiglio. Il piano superiore, in navata unica,
è stato edificato negli anni intorno al 1450, ma venne rimaneggiato in epoca barocca. Oggi
delle architetture quattrocentesche non rimane traccia se non nel succitato portale d'ingresso,
ma si ha ragione di credere che l'interno fosse simile a quello del monastero di San
Bernardino, con soffitto in legno ed arco a sesto acuto che dominava l'altar maggiore, così
come ritiene lo storico Salmena. Fra le opere d'arte custodite nella chiesa, meritano
particolare attenzione un dipinto di Pedro Torres del 1598 Madonna tra Santa Lucia e Santa
Caterina d'Alessandria, un crocifisso ligneo di Ignoto del secolo XVI, uno splendido
confessionale del Frunzi (1795), una Annunciazione del 1735 di Angelo Galtieri, altre pale
d'altare coeve ed un coro di Agostino Fusco del 1779.
Chiesa e Monastero di San Bernardino da Siena
Il complesso monastico di San Bernardino, in stile tardo gotico, è uno dei migliori esempi di
architettura francescana del '400 che si possano rintracciare nell'intera Calabria. Ciò si deve al
fatto che sia stato costruito ex novo nella metà del XV secolo, ed attraverso un accurato
restauro, si è giunti al completo recupero di quasi tutti gli elementi originari: per tali ragioni,
oggi può rappresentare un paradigma dell'arte monastica calabrese del periodo. La
fondazione, si ebbe ufficialmente grazie all'interessamento del principe Pietrantonio
Sanseverino, e venne sancita da una bolla di Niccolò V del 31 maggio 1452 con la quale si dava
l'autorizzazione all'inizio dei lavori.
Relazione Quadro Conoscitivo Pagina QE39