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Comune di Morano Calabro
lavori. Il termine di fine lavori può essere prorogato, con apposito provvedimento, per una sola volta,
per un periodo di un anno.
2. Se alla scadenza della proroga i lavori non fossero ancora ultimati, la realizzazione della parte di
intervento non ancora eseguito dovrà essere assoggettato a nuova SCIA.
ART. 73. DISCIPLINA DELLA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ (DIA)
1. La DIA va presentata nei termini, nelle modalità e nei limiti previsti dall’art. 23 del D.P.R. 380/2001
ed ha validità di tre anni. I lavori oggetto di DIA non possono iniziare prima di 30 giorni dalla data di
presentazione dell’istanza di DIA. Entro 10 giorni dalla presentazione dell’istanza deve essere
comunicato al richiedente il nominativo del Responsabile del Procedimento.
2. Alla documentazione di DIA si allegano:
a) Pareri di Enti (Sovrintendenza BAPPSAD, VVFF, ecc.) preposti alla tutela dei vincoli;
b) Asseverazione circa il superamento delle barriere architettoniche, rispetto della L. 13/1989 e
s.m.i., nonché del Regolamento 503/1996;
c) Dichiarazione congiunta del proprietario e del tecnico, resa nelle forme di legge, circa l’assenza di
opere abusive;
d) Titolo di proprietà (o altro titolo legalmente valido) atto a rilevare il diritto di proprietà;
e) Consenso, reso nelle forme di legge, del proprietario per i lavori a farsi, nei casi di contratto di
locazione;
f) Delibera di assemblea condominiale nella quale viene rilasciato il nulla osta dei condomini sui
lavori (nei casi previsti);
g) Schema grafico analitico per il calcolo del Contributo di Costruzione e computo metrico asseverato
(nei casi di interventi soggetti al Contributo);
h) Attestazione/ricevuta del versamento dei diritti di segreteria. Sono esonerate dal versamento le
opere di abbattimento delle barriere architettoniche;
3. Alla domanda di DIA devono essere allegati, in triplice copia cartacea (oltre alle copie eventualmente
da trasmettere agli Enti esterni al Comune per acquisire i necessari atti di assenso comunque
denominati) e in copia digitale, pena l’inammissibilità della stessa, gli elaborati di progetto di seguito
specificati. Gli elaborati di progetto, che devono contenere l’indicazione e l’ubicazione
dell’intervento, la firma del soggetto avente titolo e la firma ed il timbro professionale del progettista
o dei progettisti, individuando se del caso il coordinatore referente per l’intera opera sono i seguenti:
a) Relazione tecnica illustrativa;
b) Stralcio del PSC, dei piani vigenti e dell’aerofotogrammetria con esatta individuazione del sito di
intervento;
c) Planimetria e visura catastale dell’immobile;
d) Piante, prospetti e sezioni quotate dallo stato di fatto, in scala non inferiore ad 1:100;
e) Ampio rilievo fotografico in originale, con planimetria indicante i punti di scatto;
f) Piante, prospetti e sezioni quotate di progetto, in scala non inferiore ad 1:100;
g) Pianta degli interventi con indicazione, in rosso, delle parti demolite ed in giallo delle parti di
nuova costruzione;
4. Una copia del modello DIA, una copia degli elaborati grafici e copia di ogni atto di assenso acquisito,
convalidati dall’ufficio protocollo, vengono restituite all’interessato e dovranno essere mantenuti in
cantiere per i controlli, a testimonianza del titolo abilitante l’esecuzione dei lavori. Gli estremi della
DIA sono contenuti nel cartello esposto in cantiere.
5. Se l’immobile oggetto dell’intervento è sottoposto ad un vincolo, la cui tutela compete, anche in via
di delega, alla stessa Amministrazione Comunale, il termine di trenta giorni per dare inizio ai lavori
decorre dal rilascio del relativo atto di assenso (da rendersi comunque entro i 30 giorni dalla data di
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