Page 64 - Tab15-Regolamento-Edilizio-ed-Urbanistico
P. 64
Comune di Morano Calabro
b) Viabilità interna longitudinale;
c) Viabilità interna di penetrazione pedonale – traffico L.ro;
d) Percorsi pedonali tra tende e moduli per servizi igienici, uffici, pronto soccorso, magazzini, attività
sociali ecc.;
e) Rete elettrica per la fornitura di energia elettrica (tramite gruppi elettrogeni e/o punto fisso
società elettriche) per tende e per unità moduli per servizi igienici, pronto soccorso, uffici,
magazzini, attività sociali ecc.;
f) Rete di messa a terra;
g) Illuminazione pubblica;
h) Rete idrica per fornitura di acqua potabile (tramite collegamento ad acquedotto cittadino);
i) Rete fognaria con collegamento al collettore delle fogne del comune mediamente compresa tra
100 e 500 persone.
j) Le opere di urbanizzazione debbono essere realizzate secondo le indicazioni tecniche contenute
nelle apposite linee guida nazionali.
k) Le aree di emergenza, per come individuate nel PSC, costituiscono il riferimento normativo per la
redazione o l’adeguamento del piano attuativo di protezione civile.
ART. 63. PIANI ATTUATIVI UNITARI (PAU)
1. I PAU sono strumenti urbanistici di dettaglio approvati dal Comune, in attuazione del PSC, ai fini del
coordinamento degli interventi sul territorio, aventi i contenuti e l’efficacia di:
a) Piani Particolareggiati, di cui all’art. 13 della L. 1150/1942;
b) Piani di Zona per l’edilizia economica e popolare, di cui alla L. 167/1962;
c) Piani per gli Insediamenti Produttivi, di cui all’art. 27 della L. 865/1971;
d) Piani di Recupero del patrimonio edilizio esistente, di cui all’art. 28 della L. 457/1978;
e) Piani di Lottizzazione, di cui all’art. 28 della L. 1150/1942;
Ciascun Piano Attuativo può avere, in rapporto agli interventi previsti, i contenuti e l’efficacia di uno
o più dei suddetti piani o programmi.
2. Non sono considerati varianti sostanziali dello strumento urbanistico generale:
a) Limitate rettifiche delle perimetrazioni;
b) Variazioni non superiori al 5% delle quantità complessive previste;
c) Modifiche, non superiori al 10%, delle quantità attribuite a ciascuna delle diverse utilizzazioni, nel
rispetto del limite di cui alla lettera b);
d) Incrementi nelle dotazioni di spazi pubblici e di uso pubblico;
e) Variazioni dell’impianto insediativo proposto che non riguardano le dotazioni di standard e
servizi pubblici previsti dalla pianificazione sovra ordinaria.
3. Gli elaborati tecnici minimi dei Piano Attuativo Unitario di iniziativa pubblica o privata sono i
seguenti:
a) Relazione circa l’entità ed i caratteri dell’intervento;
b) Stralcio del PSC vigente e del REU, con la individuazione delle aree interessate e la dimostrazione
della conformità dell’intervento previsto alle disposizioni del Piano vigente;
c) Documentazione fotografica dello stato di fatto, riprodotta con schema esplicativo dei punti dai
quali sono state riprese le varie fotografie e rilievo fotografico delle fronti degli edifici esistenti
lungo i principali percorsi pubblici con immagini relative ai particolari architettonici di rilievo,
completata da particolari di edifici ai quali è attribuita dal Regolamento Urbanistico una specifica
categoria d’intervento;
d) Estratto catastale con le indicazioni delle aree interessate o con l’elenco delle proprietà comprese
nel Piano Attuativo Unitario e nel caso di esproprio la definizione delle indennità;
REU – Regolamento Edilizio ed Urbanistico Pagina 63/124