Page 121 - Tab15-Regolamento-Edilizio-ed-Urbanistico
P. 121

Comune di Morano Calabro

                 Miglioramento dei collegamenti degli elementi non strutturali.
                 Incremento della resistenza degli elementi verticali resistenti, tenendo eventualmente conto di
                  una possibile riduzione della duttilità globale per effetto di rinforzi locali.
                 Realizzazione, ampliamento, eliminazione di giunti sismici o interposizione di materiali atti ad
                  attenuare gli urti.
                 Miglioramento del sistema di fondazione, ove necessario.
            3.  Per le strutture in muratura, inoltre, dovranno essere valutati e curati gli aspetti seguenti:
                 Miglioramento dei collegamenti tra solai e pareti o tra copertura e pareti e fra pareti confluenti in
                  martelli murari ed angolate.
                 Riduzione ed eliminazione delle spinte non contrastate di coperture, archi e volte.
                 Rafforzamento delle pareti intorno alle aperture.
            4.  Per le strutture in cemento armato  ed in acciaio si prenderanno in considerazione, valutandone
               l’eventuale  necessità  e  l’efficacia,  anche  le  tipologie  di  intervento  di  seguito  esposte  o  loro
               combinazioni:
                 Rinforzo di tutti o parte degli elementi;
                 Aggiunta di nuovi elementi resistenti, quali pareti in cemento armato, controventi in acciaio, etc.;
                 Eliminazione di eventuali comportamenti a piano “debole”;
                 Introduzione  di  un  sistema  strutturale  aggiuntivo  in  grado  di  resistere  per  intero  all’azione
                  sismica di progetto;
                 Eventuale trasformazione di elementi non strutturali in elementi strutturali, come nel caso di
                  incamiciatura in cemento armato di pareti in laterizio.
            5.  Per la scelta degli interventi di miglioramento sismico degli edifici in muratura ci si può riferire anche
               a  quanto  enunciato  nelle  “Linee  Guida  per  la  valutazione  e  la  riduzione  del  rischio  sismico  del
               patrimonio culturale alle nuove Norme Tecniche sulle costruzioni elaborate dal Ministero per i Beni
               e le Attività Culturali nel 2007”. Gli interventi possibili possono appartenere a una delle seguenti
               categorie generali, o a particolari combinazioni di esse:
                 Rinforzo  di  parte  o  di  tutti  gli  elementi  resistenti,  al  fine  di  aumentarne  selettivamente  la
                  resistenza,  la  rigidezza,  la  duttilità  o  una  combinazione  di  esse  (ponendo  sempre  estrema
                  attenzione alle modifiche indotte allo schema strutturale).
                 Inserimento di nuovi elementi, compatibili con quelli esistenti, al fine di eliminare la vulnerabilità
                  locale di alcune parti della costruzione e migliorare il funzionamento complessivo in termini di
                  resistenza o duttilità.
                 Introduzione  di  una  protezione  passiva  mediante  strutture  di  controvento  dissipative  e/o
                  isolamento alla base (considerando accuratamente tutte le possibili ricadute sulla conservazione,
                  ed in particolare la presenza di substrati archeologici).
                 Riduzione delle masse (con le dovute precauzioni).
                 Limitazione o cambiamento della destinazione d’uso dell’edificio (in questo caso sarà obbligatoria
                  una verifica di compatibilità alle trasformazioni urbanistiche previste nei piani attuativi e nei
                  cambi di destinazione d’uso degli edifici).

















            REU – Regolamento Edilizio ed Urbanistico                                             Pagina 120/124
   116   117   118   119   120   121   122   123   124   125