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Comune di Morano Calabro
a) Sc: 18 mq (dimensioni 6,00 ml x 3,00 ml);
b) H: 3,50 ml.
7. Per l’edilizia in zona agricola valgono le seguenti prescrizioni:
I tetti dovranno essere a falda con manto di copertura in tegole di cotto;
Le ringhiere ed i cancelli dovranno essere in ferro o in ghisa.
Negli interventi di recupero dell’edilizia esistente:
È vietata l’utilizzazione di materiali e di colori diversi da quelli che caratterizzavano l’edilizia
rurale locale;
È obbligatoria la conservazione degli elementi tipologici tradizionali quali volte, scale esterna,
portici, archi, logge, finestre ed imposte, portali, tetti, rocche dei camini, elementi decorativi, ornie,
soglie, ringhiere, pozzi, forni esterni, recinzioni e cancelli.
Non è comunque consentito l’utilizzo di:
Infissi in alluminio o PVC;
Persiane avvolgibili;
Tegole tipo marsigliese;
Canali di gronda e pluviali in materiale sintetico.
8. Per quanto riguarda le superfici scoperte dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
Le superfici esterne potranno essere pavimentate in misura non superiore al 30% della superficie
coperta dei fabbricati, e le relative pavimentazioni dovranno escludere l’uso della copertura
asfaltata;
I piazzali e le strade potranno essere realizzati in terra battuta o breccia con l’esclusione della
copertura asfaltata;
È ammessa la realizzazione di accessi carrabili asfaltati per una lunghezza massima di 20 m,
esclusivamente in corrispondenza dell’innesto sulla viabilità di ordine superiore asfaltata;
E’ vietata la costruzione di recinzioni in muratura di altezza superiore ai 90 cm.
9. I movimenti di terra e le opere di sostegno, finalizzati alla conduzione agricola, dovranno essere
realizzati a regola d’arte senza produrre alterazioni dell’assetto idrogeologico dei luoghi, limitandoli
allo stretto indispensabile e garantendo costantemente la stabilità dei luoghi.
10. Il consolidamento delle scarpate e delle opere di contenimento dovrà avvenire attraverso l’uso di
tecniche bio–ingegneristiche. Nel caso in cui il ricorso a tali tecniche non sia possibile, gli interventi
di sistemazione delle scarpate dovranno essere eseguiti con ciglionamenti lungo la linea di massima
pendenza. Il muro di contenimento dovrà comunque essere rivestito con materiale naturale.
ART. 49. TERRENI GRAVATI DA USO CIVICO
1. Il PSC individua nell’elaborato “05 – QSR – Risorse del territorio” i terreni rientranti nel Comune di
Morano Calabro assoggettati ad uso civico.
2. L’uso delle terre civiche è regolamentato dalla L. 1766/1927 e dal R.D. 332/1928 “Regolamento per
la esecuzione della Legge 1766/1927”. La L. 1766/1927 contiene le disposizioni da osservare per
l´accertamento e la liquidazione generale degli usi civici e di qualsiasi altro diritto di promiscuo
godimento delle terre spettanti agli abitanti di un Comune, o di una frazione di Comune, e per la
sistemazione delle terre provenienti dalla liquidazione suddetta e delle altre possedute da Comuni,
Università ed altre associazioni agrarie, comunque denominate, soggette all’esercizio di usi civici.
3. La Regione Calabria ha provveduto a disciplinare tale materia con la L.R. 18/2007 “Norme in materia
di usi civici”, questa regolamenta l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di usi civici e di
gestione delle terre civiche. Gli usi civici oggetto di disciplina sono:
REU – Regolamento Edilizio ed Urbanistico Pagina 51/124