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Comune di Morano Calabro
3. Nelle sottozone E2, E3 le trasformazioni fisiche ammissibili comprendono:
a) Manutenzione Ordinaria e Straordinaria;
b) Restauro e risanamento conservativo, teso alla valorizzazione degli aspetti e degli elementi
architettonici di interesse testimoniale riconoscibili ed ancora sussistenti;
c) Ristrutturazione edilizia;
d) Sostituzione edilizia;
e) Nuova costruzione.
4. Nella sottozona E4 le trasformazioni fisiche ammissibili compatibilmente con la vincolistica vigente,
per gli edifici e gli altri manufatti edilizi esistenti, comprendono:
a) Manutenzione Ordinaria e Straordinaria;
b) Restauro e risanamento conservativo, teso alla valorizzazione degli aspetti e degli elementi
architettonici di interesse testimoniale riconoscibili ed ancora sussistenti;
c) Ristrutturazione edilizia;
d) Sostituzione edilizia;
Per le aree iscritte al Catasto Incendi le trasformazioni sono soggette alle prescrizioni della
Normativa vigente in materia.
5. Nella sottozona E5 le trasformazioni fisiche ammissibili compatibilmente con la vincolistica vigente,
per gli edifici e gli altri manufatti edilizi esistenti, comprendono:
a) Manutenzione Ordinaria e Straordinaria;
b) Restauro e risanamento conservativo, teso alla valorizzazione degli aspetti e degli elementi
architettonici di interesse testimoniale riconoscibili ed ancora sussistenti;
c) Ristrutturazione edilizia;
d) Sostituzione edilizia;
6. Le destinazioni d’uso ammesse nel TAF in riferimento all’art.10 sono: E.
7. Per la realizzazione e la ristrutturazione delle strutture connesse alle attività di turismo rurale e
agriturismo, i limiti indicati al comma 1 sono incrementabili fino al 25% della cubatura totale, fatta
salva la normativa vigente nazionale e regionale in materia di agriturismo e turismo rurale.
8. I fabbricati rurali esistenti in zona sono suscettibili di ristrutturazione edilizia, con conservazione
della destinazione d’uso rurale, e, in caso di necessità, possono essere ampliati fino ad un massimo
del 20% dell’esistente cubatura, purché siano direttamente utilizzate per la conduzione del fondo
opportunamente documentata.
9. Per le preesistenze rientranti nel TAF, gli interventi sono indipendenti dal raggiungimento dell’UAM.
10. Qualora nell’ATU si riscontri la presenza di due o più edifici non legittimati in un raggio di 100 ml,
e la Sc degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% della Sf della zona e nelle quali la Dt sia
superiore ad 1,5 mc/mq, l’Amministrazione Comunale si riserva nella fase operativa/attuativa del
PSC la facoltà di attivare un PAU avente valore di Piano di Recupero degli Insediamenti Abusivi, anche
su iniziativa e proposta di privati. Tali PAU non potranno consentire nuova edificazione, ma avranno
il solo scopo di migliorare la qualità della vita tramite la realizzazione di urbanizzazioni primarie e
secondarie; nel caso della dimostrata impossibilità del rispetto delle dotazioni di standard prescritta
nell’ambito dell’area interessata dal PAU sarà possibile ricorrere alla monetizzazione delle superfici
di attrezzatura pubblica. I PAU saranno assoggettati ad un regime oneroso consistente in un aumento
del 100% degli oneri urbanizzativi previsti.
ART. 48. CRITERI PER L’EDIFICAZIONE NEL TERRITORIO AGRICOLO – FORESTALE
1. L’edificabilità del TAF, assoggettata al raggiungimento dell’Unità Minima Aziendale, deve essere
strettamente funzionale all’esercizio dell’attività agro – silvo – pastorale esercitata esclusivamente
da proprietari coltivatori diretti, proprietari conduttori in economia o proprietari concedenti, aventi
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