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Comune di Morano Calabro
Azioni rivolte alla riduzione dei consumi energetici e all’incentivazione al ricorso di fonti
energetiche rinnovabili, compatibilmente con le finalità di mantenimento dell’insieme
paesaggistico del sistema considerato;
Azioni rivolte all’abbattimento o mitigazione delle barriere architettoniche;
Azioni volte a favorire il recupero ed il riuso delle volumetrie esistenti e di riduzione della
parcellizzazione della tipologia insediativa.
Dimostrazione della sostenibilità di tutte le previsioni di pianificazione attraverso la verifica delle
dotazioni idriche, delle capacità di smaltimento dei rifiuti, della capacità di depurazione delle
acque reflue.
4. Le destinazioni d’uso ammesse sono quelle attuali, ma sono altresì ammesse, con riferimento all’art.
10, le seguenti destinazioni:
A – Funzioni residenziali: A1, A5, A6;
B – Funzioni produttive di servizio e terziarie: B1, B2, B3, B4, B5, B6;
D – Servizi pubblici o di interesse pubblico: D1, D4, D6, D7;
E – Attività agricola.
5. In fase di formazione del PSC, le trasformazioni fisiche ammissibili per le destinazioni A, B, D, E6,
dovranno rispettare i seguenti parametri:
a) Per gli interventi di nuova realizzazione:
Indice di Fabbricabilità Fondiario pari a 0,5 mc/mq;
b) Per gli interventi sugli edifici esistenti incrementi volumetrici nella misura di:
Per gli edifici fino a 500 mc è consentito un incremento volumetrico massimo del 25% della
cubatura esistente legittimamente assentita;
Per gli edifici oltre i 1.500 mc è consentito un incremento massimo di cubatura del 10% della
cubatura esistente legittimamente assentita;
Per gli edifici con volumetria compresa tra i 500 ed i 1.500 mc è consentito un incremento di
cubatura desumibile per interpolazione lineare tra i valori precedenti.
6. Le trasformazioni fisiche ammissibili per le destinazioni di tipo E (tranne E6), dovranno rispettare i
parametri dettati dagli artt. 50, 51 e 52 della L.R. 19/2002, e rispettare i parametri dell’Unità Minima
Aziendale definiti nel presente REU.
ART. 43. TERRITORIO TUTELATO A SPICCATA DESTINAZIONE AGRICOLA CON PRESENZA DI COLTURE TIPICHE
(T3)
1. L’ATU “Territorio Tutelato a spiccata destinazione agricola con presenza di colture tipiche”
comprende le parti del territorio classificate come zona D.3 dal Piano del Parco del Pollino,
interessate da un uso antropico diffuso con prevalente carattere agricolo anche intensivo, ed in cui si
sono sviluppate colture tipiche del luogo.
2. Il PSC in linea con gli indirizzi del Piano del Parco del Pollino, prevede per tale ATU una funzione
prevalente destinata alla residenzialità rurale, alla conduzione agricola, alla accoglienza rurale, alla
trasformazione locale di alcuni prodotti, alle produzioni tipiche, alle attrezzature per il turismo e il
tempo libero e agli insediamenti artigianali diffusi.
3. Il PSC in tale ATU promuove:
Azioni rivolte allo sviluppo del turismo rurale;
Azioni rivolte a mantenere, recuperare, restaurare il patrimonio ambientale, paesaggistico e
edilizio;
Azioni rivolte a eliminare o ridurre ulteriori forme di degrado con interventi nelle sue parti, su
singoli manufatti, sugli spazi aperti;
REU – Regolamento Edilizio ed Urbanistico Pagina 44/124