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Comune di Morano Calabro

                                             CAPO II – IL SISTEMA INSEDIATIVO

            ART. 31. CENTRO STORICO (A1)
            1.  L’ATU  “Centro  Storico”  è  la  porzione  di  territorio  che  rappresenta  la  memoria  e  l’identità  del
               territorio comunale; comprende nuclei e singoli edifici ritenuti di interesse storico, artistico o di
               particolare pregio ambientale, nonché le aree circostanti che ne costituiscono parte integrante.
            2.  In tale ATU il Comune dovrà redigere apposito Piano del Centro Storico, per come previsto all’art. 64
               del presente REU; in alternativa i proprietari, riuniti in consorzio, possono proporre la definizione
               per l’intero ambito di proprietà un Piano di Recupero o Attuativo ai sensi della normativa vigente.
            3.  In  assenza  del  Piano  di  cui  al  comma  2,  le  trasformazioni  fisiche  ammissibili  nell’ATU,
               compatibilmente con la vincolistica vigente, tramite intervento edilizio diretto, comprendono:
               a) Manutenzione Ordinaria e Straordinaria;
               b) Restauro  e  risanamento  conservativo,  teso  alla  valorizzazione  degli  aspetti  e  degli  elementi
                  architettonici di interesse testimoniale riconoscibili ed ancora sussistenti.
               Gli interventi dovranno rispettare le “Prescrizioni per gli interventi nel centro storico” e le “Norme
               minime di salvaguardia del centro storico” dettate dagli art. 64 e 65 del presente REU.
            4.  Le destinazioni d’uso ammesse, in riferimento all’art.10 sono: A Funzioni Residenziali (tranne A7), B
               Funzioni Produttive (ad eccezione di B7, B8, B9), D Servizi pubblici.
            5.  Per gli edifici di pregio individuati dal PSC, ed individuabili in fase di gestione del Piano con apposita
               Delibera di Consiglio Comunale, è in ogni caso imposto il restauro.

            ART. 32. AREE DI INTERESSE STORICO ED ARCHEOLOGICO (A2)
            1.  La zona omogenea “Aree di interesse storico ed archeologico” rappresenta le porzioni di territorio
               interessate dalla presenza delle grotte di San Paolo e dal Monastero del Colloreto caratterizzate da
               emergenze  di  natura  storica  ed  archeologica,  deputate  ad  assumere  il  ruolo  ed  il  valore  di  polo
               culturale di elevato livello, mediante specifici interventi di riqualificazione.
            2.  Le  misure  e  gli  interventi  di  tutela  e  valorizzazione  nonché  gli  interventi  funzionali  allo  studio,
               all’osservazione  e  alla  pubblica  fruizione  dei  beni  e  dei  valori  presenti  sono  definiti  attraverso
               progetti di contenuto esecutivo, da avviare a mezzo di iniziativa congiunta dell’Amministrazione
               Comunale e della competente Soprintendenza.
            3.  Fino all’approvazione di detti progetti, si applicano le seguenti norme transitorie:
               a) Sono ammesse attività di studio, ricerca, scavo e restauro, nonché interventi di trasformazione
                  connessi a tali attività, ad opera degli enti o degli istituti scientifici autorizzati;
               b) È ammessa l’ordinaria utilizzazione agricola del suolo, fermo restando che ogni scavo o aratura
                  dei  terreni  a  profondità  superiore  a  50  cm  deve  essere  autorizzato  dalla  competente
                  Soprintendenza e fatte salve eventuali disposizioni più restrittive dettate dalla Soprintendenza
                  stessa;
               c)  Sono  ammessi  gli  interventi  relativi  alle  opere  pubbliche  di  difesa  del  suolo,  di  bonifica  e  di
                  irrigazione, fermo restando che ogni intervento incidente sul sottosuolo deve essere autorizzato
                  dalla competente Soprintendenza.

            ART. 33. AREE CON TESSUTO EDILIZIO CONSOLIDATO (B1)
            1.  L’ATU  “Aree  con  tessuto  edilizio  consolidato”  comprende  le  porzioni  di  territorio  urbanizzato
               concentrato a ridosso dei nuclei storici con insediamenti tradizionali e pressoché saturi, che saranno
               oggetto di interventi finalizzati al miglioramento della qualità architettonica degli edifici e degli spazi
               aperti.






            REU – Regolamento Edilizio ed Urbanistico                                              Pagina 35/124
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