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Comune di Morano Calabro

               da  realizzare  mediante  nuovo  impianto  previste  dal  presente  strumento  di  pianificazione
               urbanistica, nelle fasce di 15 metri latistanti l’asse delle condotte principali di liquidi e di sostanze
               gassose, quali acquedotti, fognature, oleodotti, metanodotti, gasdotti, e simili, non sono ammesse
               nuove  costruzioni  di  edifici,  ricostruzioni  di  edifici  conseguenti  a  demolizioni  integrali  di  edifici
               preesistenti  e  ampliamenti  di  edifici  che  comportino  l’avanzamento  dei  fronti  verso  la  condotta
               interessata.
            5.  Vincolo Forze Armate: nelle zone sottoposte a vincolo Forze Armate valgono le disposizioni riportate
               nelle leggi Nazionali in materia di Edilizia militare.
            6.  Fatta salva l’osservanza del vincolo autorizzativo di cui al D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., è comunque sempre
               vietata ogni nuova  costruzione o  l’ampliamento di quelle  esistenti,  oltre che le  relative  opere di
               urbanizzazione, lungo i torrenti a scarsa portata per una fascia di profondità del limite del demanio
               di ml 10,00. In tale fascia possono essere consentite la manutenzione ordinaria e straordinaria degli
               edifici  esistenti,  nonché  la  realizzazione  di  percorsi  pedonali  e  ciclabili,  parchi  pubblici,  la
               coltivazione agricola e la sistemazione a verde, nel rispetto della conservazione dello stato della
               natura. Per gli edifici ad uso residenziale e non, esistenti nelle fasce di rispetto di cui sopra, sono
               consentiti  interventi  con  aumenti  di  volume  non  superiore  al  10%  di  quello  preesistente,  per
               sistemazioni  igieniche  e  tecniche,  da  realizzarsi  sul  lato  opposto  a  quello  dell’infrastruttura  da
               salvaguardare.
            7.  L’inedificabilità all’interno del perimetro delle fasce di rispetto o di servitù e l’arretramento dei corpi
               di fabbrica dai relativi confini non modifica la destinazione di zona dalle aree in esse comprese, nei
               cui confronti sono applicabili gli indici urbanistici che regolamentano la zona stessa.
            8.  In  tutte  le  fasce  di  rispetto  o  di  servitù  sono  ammesse  destinazioni  a  coltivazioni  agricole,  o  a
               sistemazioni  a  verde,  percorsi  pedonali  e  carrabili,  parcheggi  ed  opere  urbanizzative,  nonché
               sistemazioni temporanee in caso di calamità naturali.
            9.  Nelle aree e per gli edifici assoggettati al vincolo paesistico e storico-artistico, ogni intervento va
               sottoposto a preventiva approvazione del competente organo di tutela.
            10.  Le  aree  edificabili  ricomprese  nelle  fasce  di  rispetto  ferroviario,  stradale,  autostradale,  di
               elettrodotto, di gasdotto, dai pozzi di emungimento di acqua potabile, serbatoi idrici e impianti di
               depurazione  saranno  sottratte  all’edificazione;  per  ogni  tipologia  di  vincolo  valgono  le  norme
               specifiche di protezione.
            11.  In fase di progettazione esecutiva si dovrà fare particolare attenzione alle caratteristiche geologiche
               e stratigrafiche del sottosuolo con particolare attenzione alle zone di nuova espansione con apposite
               indagini integrative di quelle che corredano il PSC.
            12.  Ai fini della tutela delle emergenze oromorfologiche (Singolarità geologiche e geotettoniche, geositi,
               e monumenti litici) va assunto un areale minimo di salvaguardia del bene, pari a 150 metri per
               ciascun lato dall’asse per elementi lineari, pari alla superficie coperta da un raggio di 300 metri per
               elementi puntuali, pari alla superficie compresa tra il perimetro del bene e la poligonale individuata
               dai segmenti di parallela di ciascun lato distanti da esso, secondo l’ortogonale dal centro di 300 metri.
            13.  Per gli interventi ricompresi nei Siti di Interesse Comunitario e nelle Zone di Protezione Speciale
               valgono le seguenti prescrizioni:
                 Le  misure/azioni  boschive  dovranno  evitare  ogni  degrado  della  struttura  e  funzionalità  degli
                  habitat  forestali;  in  particolare  dovranno  essere  salvaguardati  e  conservati  gli  habitat  dei
                  chirotteri, specie a rischio altissimo di estinzione secondo la Lista Rossa dei vertebrati italiani.
                 Le  misure,  le  azioni  ed  i  progetti  dovranno  evitare  ogni  frammentazione  ed  alterazione
                  idrogeologica dei territori interessati.
                 Dovranno essere tutelati gli ecosistemi forestali protetti, rari, sensibili o rappresentativi, quali
                  aree ripariali, biotipi umidi, aree che ospitano specie endemiche e habitat di specie minacciate,
                  così come le risorse genetiche protette o in via di estinzione.



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