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Comune di Morano Calabro


            ART. 22. PROCEDIMENTO PER IL CALCOLO ED IL TRASFERIMENTO DEI DIRITTI EDIFICATORI
            1.  Alla parte attuativa del Piano è demandata la definizione dei “comparti perequativi” all’interno dei
               quali si attua compiutamente la compensazione dei diritti edificatori. Il comparto individuerà le “aree
               cedenti capacità edificatorie” (es. zone “F”) e le “aree riceventi capacità edificatorie” (es. zone “C”)
               all’interno delle quali vi sarà l’“atterraggio” dei crediti edilizi.
            2.  Alla parte attuativa del Piano compete l’associare strategicamente aree cedenti e aree riceventi; le
               aree riceventi i diritti edificatori saranno individuate dalla parte attuativa del Piano, possibilmente
               in un unico lotto, e saranno cedute gratuitamente al Comune.
            3.  La  Superficie  soggetta  alla  trasformazione  urbanistica  (St)  viene  suddivisa  ai  fini  della  sua
               utilizzazione in:
               a) Una parte riservata al privato proprietario denominata SP in cui trovano posto l’area di sedime
                  delle costruzioni private;
               b) Una  parte  riservata  al  Comune  per  le  manovre  perequative  denominata  SC  in  cui  avverrà
                  l’“atterraggio” dei crediti edilizi.
               Ai fini dell’utilizzazione delle superfici di un comparto si ha che:    =    +    .
                                                                              
                                                                                   
                                                                                        
            4.  Ai fini dell’applicabilità dell’Indice di Fabbricabilità Territoriale (Ift) il PSC distingue:
               a) L’Indice di Fabbricabilità Territoriale Privato (Itp) che si ottiene moltiplicando l’Ift per un indice di
                  ponderazione pari a 0,60.
               b) L’indice di Fabbricabilità Territoriale Comunale (Itc) che si ottiene moltiplicando l’Ift per un indice
                  di ponderazione pari a 0,40.
               Ai fini del l’utilizzazione delle superfici di un comparto si ha che:    =            +          
                                                                                
            5.  La “Quantità di Edificazione Totale” (QET) prevista in un determinato comparto sarà quindi pari alla
               somma de:
               a) La “Quantità di Edificazione spettante al Privato” (QEP), localizzata sulla SP. La QEP è data da:          =
                   (   ∙    ).
                            
                      
               b) La  “Quantità  di  Edificazione  spettante  al  Comune  per  l’atterraggio  dei  Crediti  Edilizi”  (QEC),
                  localizzata sulla Sc aggiuntiva rispetto alla QEC. La QEC è data da:          = (   ∙    ).
                                                                                        
                                                                                              
               All’interno di un comparto si ha che:           =           +    .
                                                                     
            6.  La “Quantità di Edificazione spettante al Comune per l’atterraggio dei Crediti Edilizi” (QEC) potrà
               essere  commercializzata  dall’Amministrazione  Comunale  tramite  accordi  Pubblico  –  Privato  per
               manovre perequative finalizzate ad acquisire edifici o spazi da recuperare all’interno del “Centro
               Storico”.

            ART. 23. MANIFESTAZIONI DI INTERESSI
            1.  Gli “Atti Unilaterali d’Obbligo” (di seguito anche Accordi) acquisiti nelle fasi partecipative sviluppate
               prima  dell’adozione  del  PSC,  riguardano  i  programmi  di  urbanistica  perequativa  da  attuare,
               selezionati alla luce delle manifestazioni di interesse pervenute all’Amministrazione Comunale che
               maggiormente rispondevano agli obietti del Piano Strutturale Comunale.
            2.  L’Amministrazione  si  riserva  di  acquisire  ulteriori  Accordi  nella  fase  di  approvazione  del  PSC,
               utilizzando appropriate manifestazioni di interesse proposte dalle proprietà con le Osservazioni al
               Piano, oltre che in un terzo successivo tempo, corrispondente alla formazione del Piano Operativo
               Temporale.
            3.  Gli  Accordi  contengono  linee  di  indirizzo,  criteri  ed  impegni  per  la  formazione  degli  strumenti
               urbanistici  attuativi,  con  particolare  riguardo  all’attivazione  delle  pratiche  di  perequazione
               urbanistica, con la relativa manovra sui suoli, da recepire e specificare nella convenzione attuativa
               che accompagna la corrispondente strumentazione urbanistica.




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