Page 25 - Tab15-Regolamento-Edilizio-ed-Urbanistico
P. 25

Comune di Morano Calabro

                                           CAPO III – IL MODELLO PEREQUATIVO

            ART. 19. LA FINALITÀ DELLA PEREQUAZIONE URBANISTICA
            1.  Ai sensi dell’art. 54 della L.R. 19/2002 il PSC di Morano Calabro utilizza procedure di tipo perequativo
               con lo scopo di distribuire equamente i valori immobiliari prodotti dalla pianificazione urbanistica e
               degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali.
            2.  Il Piano definisce i titoli edificatori e le regole perequative attraverso la classificazione sistematica
               del territorio secondo lo stato di fatto e di diritto. L’applicazione del principio della perequazione al
               Piano persegue due intenti principali: da un lato assicurare al Comune la possibilità di acquisire i
               terreni necessari per pubblico interesse e, dall’altro, garantire un’equità distributiva della rendita
               fondiaria.
            3.  La perequazione urbanistica nelle trasformazioni urbane è garantita dall’uso dei comparti edificatori,
               detti appunto perequativi. In tal modo l’Amministrazione Comunale persegue l’obiettivo di rendere
               urbanisticamente  sostenibili  le  trasformazioni,  garantendo  un’efficace  localizzazione  ed
               organizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
            4.  Le regole perequative, in quanto parte strutturale del Piano, una volta fissate non sono negoziabili in
               fase attuativa.
            5.  Le  aree  del  “Sistema  delle  attrezzature”,  attenendo  all’attuazione  di  opere  e  di  infrastrutture
               pubbliche, saranno regolate dalla Perequazione Urbanistica, con la possibilità per esse di soluzioni
               perequative di compensazione, bonus, credito, monetizzazione.
            6.  Nel caso di comprovata difficoltà ad operare manovre di tipo perequativo per l’attuazione del PSC nel
               Sistema  delle  attrezzature,  non  essendo  possibile  la  cessione  gratuita  occorrerà  monetizzare  la
               mancata cessione di tali aree, ricorrendo alla pratica dell’esproprio per la realizzazione dei Servizi
               pubblici. A tal fine l’Amministrazione Comunale determina, per ogni zona, un costo unitario al mq e
               le relative modalità di versamento delle cifre dovute; tale valore dovrà essere rivalutato annualmente
               in base agli indici ISTAT.

            ART. 20. LA TESORERIA PEREQUATIVA
            1.  L’Amministrazione Comunale promuove e attiva, in via sperimentale e con la necessaria gradualità,
               la formazione di una Tesoreria Perequativa, che rappresenta un Registro delle pratiche perequative
               e compensative attivate con il PSC.
            2.  Nel  Registro  saranno  annotati  gli atti che riguardo  la  registrazione  e  documentazione  dei  diritti
               edificatori  trasferiti  ed  ospitati,  e  dei  relativi  asservimenti  fondiari,  con  i  conseguenti  vincoli  di
               inedificabilità.
            3.  Il  Registro,  sotto  la  diretta  responsabilità  della  Segreteria  Generale  del  Comune,  potrà  essere
               utilizzato anche per l’asservimento di suoli non adiacenti utilizzati per costituire la Superficie minima
               di intervento, nel “Territorio agricolo – forestale”.

            ART. 21. REGOLE PER LA PEREQUAZIONE URBANISTICA E DEFINIZIONI
            1.  L’applicazione della perequazione urbanistica riguarda le aree del territorio comunale nelle quali
               sono possibili trasformazioni dello stato urbanistico, ivi comprese le eventuali aree, anche interne
               agli ambiti urbani consolidati o al centro storico, che si intende acquisire al patrimonio pubblico per
               la  realizzazione  di  attrezzature  e  spazi  collettivi.  Ai  fini  della  perequazione  urbanistica,  il  PSC
               attribuisce  diritti  edificatori  uniformi  a  tutti  gli  immobili  (aree  ed  edifici)  che  si  trovano  nelle
               medesime  condizioni  di  fatto  e  di  diritto.  Per  “diritto  edificatorio”  si  intende  la  potenzialità  di
               edificazione  riconosciuta  alla  proprietà  di  una  determinata  area  nel  caso  in  cui  tale  area  sia
               interessata dalla trasformazione urbana o sia ceduta al Comune.




            REU – Regolamento Edilizio ed Urbanistico                                              Pagina 24/124
   20   21   22   23   24   25   26   27   28   29   30