Page 21 - Tab15-Regolamento-Edilizio-ed-Urbanistico
P. 21
Comune di Morano Calabro
7. L’edificazione, nelle zone per le quali vi è l’obbligo della lottizzazione, è ammessa solo ad avvenuta
stipula della relativa convenzione.
8. I proprietari dovranno cedere al Comune le aree per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria
e realizzare le opere di urbanizzazione primaria a parziale scomputo della quota di contributo
relativa all’incidenza delle spese di urbanizzazione.
9. I Piani Attuativi Unitari dovranno essere soggetti a verifica di VAS.
ART. 14. GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE NEGOZIATA
1. Sono strumenti di negoziazione della pianificazione territoriale ed urbanistica:
a) Programmi Integrati di intervento, di cui all’art. 16 della L. 179/1992;
b) Programmi di Recupero Urbano, di cui all’articolo 11 del D.Lgs. 398/1993, convertito con L.
493/1993;
c) Programmi di Riqualificazione Urbana, di cui all’art. 2 della L. 179/1992;
d) Programmi di Recupero degli Insediamenti Abusivi ai sensi dell’art.29 della L. 47/1985;
e) I Programmi d’Area ai sensi della L.R. 08/2005.
2. L’utilizzazione degli strumenti di cui al precedente comma deve comunque essere ricondotta alle
norme della pianificazione territoriale ed urbanistica regionale comprese nella LUR e alla disciplina
statale vigente.
3. Gli Strumenti di Pianificazione Negoziata dovranno essere soggetti a verifica di VAS.
ART. 15. I COMPARTI EDIFICATORI
1. Il comparto edificatorio, costituisce uno strumento di attuazione e controllo urbanistico, nonché
momento di collaborazione della pubblica amministrazione e dei privati per lo sviluppo urbanistico
del territorio.
2. Anche per l’attuazione delle finalità di perequazione, il PSC e gli altri strumenti attuativi delle
previsioni urbanistiche generali individuano o formulano i criteri per l’individuazione nel proprio
ambito di comparti edificatori la cui proposizione, predisposizione ed attuazione è demandata ai
proprietari singoli, associati o riuniti in consorzio degli immobili in essi compresi, a promotori cui i
proprietari stessi possono conferire mandato, al Comune in qualità di proponente o mandatario esso
stesso.
3. Gli strumenti sovraordinati che individuano i comparti devono stabilire:
a) L’estensione territoriale e la volumetria complessiva realizzabile;
b) Le modalità d’intervento definendo il modello geologico-tecnico del sottosuolo individuato
mediante opportune indagini;
c) Le funzioni ammissibili;
d) Le tipologie d’intervento;
e) La quantità e la localizzazione delle aree da cedere gratuitamente al Comune per la realizzazione
di infrastrutture, attrezzature e aree verdi;
f) Gli schemi di convenzione da sottoscriversi da parte dei partecipanti al comparto unitamente agli
eventuali mandatari ed all’Amministrazione comunale, in forza dei quali vengano stabiliti i criteri,
le formule ed i valori per le operazioni di conferimento dei beni, il loro concambio e/o le eventuali
permute tra beni conferiti e risultati finali dei derivanti dalla realizzazione del comparto. Detti
schemi provvedono anche alla ripartizione, secondo le quote di spettanza, delle spese generali da
suddividere tra i soggetti partecipi, gli oneri specifici e quelli fiscali, per i quali comunque si
applicano le agevolazioni di cui alla L. 448/2001.
4. Il concorso dei proprietari rappresentanti la maggioranza assoluta del valore dell’intero comparto in
base all’imponibile catastale, è sufficiente a costituire il consorzio ai fini della presentazione, al
REU – Regolamento Edilizio ed Urbanistico Pagina 20/124