Page 23 - Tab15-Regolamento-Edilizio-ed-Urbanistico
P. 23

Comune di Morano Calabro

                              CAPO II – OPERE DI URBANIZZAZIONE E UTILIZZAZIONE DEGLI INDICI

            ART. 16. OPERE DI URBANIZZAZIONE
            1.  Sono  opere  di  urbanizzazione  primaria:  le  strade,  la  rete  fognaria,  la  rete  idrica  e  quella  di
               distribuzione dell’energia elettrica e del gas, la pubblica illuminazione, gli spazi di sosta e parcheggio
               pubblico ed il verde pubblico primario.
            2.  Sono opere di urbanizzazione secondaria:
                 Opere  per  la  pubblica  istruzione,  attrezzature  di  interesse  comune  (attrezzature  pubbliche
                  culturali, sociali, religiose, ecc.), il verde attrezzato a parco, gioco e sport;
                 Opere per gli allacciamenti ai pubblici servizi (collettori fognari e condotte di adduzione idrica,
                  linee elettriche, gas, ecc.).
            3.  Il progetto del PSC definisce le superfici da destinare a standard urbanistici, come previsti dal D.M.
               1444/1968, dimensionandole in accordo con il Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico nella
               misura minima di 22 mq/ab.
            4.  Nel caso che si evidenzi l’inopportunità e la non convenienza per l’Amministrazione Comunale di
               acquisire  tali  aree  (o  per  la  loro  esigua  dimensione  o  perché  non  rispondenti  a  requisiti  di
               funzionalità  e  di  economicità  nella  futura  manutenzione,  con  costi  non  commisurati  al  reale
               godimento del bene da parte dei cittadini), è possibile e conveniente optare per la monetizzazione, i
               cui proventi dovranno essere destinati ad una pianificazione urbanistica che individui soluzioni più
               idonee per la valorizzazione del sistema urbano.
            5.  Sarà  necessario,  per  l’applicazione  di  tale  procedura  di  monetizzazione,  ricorrere  ad  apposita
               Delibera che definisca le regole a cui attenersi ed i relativi parametri di costo da applicare per il
               corrispettivo. E’ necessario, comunque, precisare che la monetizzazione non è automatica ma una
               facoltà dell’Amministrazione e che la stessa non può ledere il rispetto dei minimi inderogabili di cui
               al D.M. 1444/1968. La possibilità del ricorso alla monetizzazione riguarda esclusivamente le aree da
               destinare a standard pubblici nelle zone A e B (esclusi i comparti perequativi) e sono esclusi pertanto
               tutti gli interventi che riguardano ambiti di nuova espansione.

            ART. 17. UTILIZZAZIONE DEGLI INDICI E COMPOSIZIONE DEL LOTTO
            1.  L’utilizzazione  degli  indici  di  fabbricabilità  fondiaria  e  territoriale,  corrispondenti  ad  una
               determinata superficie fondiaria e territoriale, esclude una richiesta successiva di altro permesso di
               costruire  su  dette  superfici,  salvo  il  caso  di  ricostruzione,  indipendentemente  da  qualsiasi
               frazionamento  o  passaggio  di  proprietà.  Tali  superfici  devono  essere  vincolate  in  tal  senso
               trascrivendo il vincolo nei modi e forme di legge.
            2.  L’area di intervento può essere costituita anche da più proprietà finitime, nel qual caso il rilascio del
               permesso  di  costruire  sarà  subordinato  alla  stipula  tra  i  proprietari  interessati  di  apposita
               convenzione da trascrivere alla conservatoria immobiliare.

            ART. 18. MODALITÀ DI LETTURA DEI GRAFICI DI PROGETTO
            1.  Ai fini della esatta interpretazione delle indicazioni e prescrizioni dei grafici di progetto, si devono
               considerare quali effettivi i confini degli ATU e delle aree di attrezzatura pubblica riportati nelle
               tavole del PSC.
            2.  Per i comparti, che risultano individuati nelle sole tavole delle “attrezzature e infrastrutture”, i confini
               devono essere riconosciuti quali coincidenti con quelli delle zone al cui interno ricadono e/o delle
               infrastrutture che li delimitano, e/o dei lotti di proprietà privata in essi ricadenti.
            3.  Nel caso  di contrasto tra le  indicazioni riportate nelle tavole in scala  1:13.000, 1:5.000,  sono da
               ritenersi valide le indicazioni a scala di maggiore dettaglio (1:5.000).




            REU – Regolamento Edilizio ed Urbanistico                                              Pagina 22/124
   18   19   20   21   22   23   24   25   26   27   28