Page 22 - Relazione-Microzonizzazione-sismica
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Microzonazione	   Sismica	   –	   Livello	   1	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   Relazione	   illustrativa	   



                  L’assetto	   strutturale	   del	   bacino	   è	   complesso	   e	   comprende	   non	   solo	   faglie	   normali,	   inverse	   e	   
                  trascorrenti	    ma	    anche	    pieghe	    e	    scaglie	    tettoniche.	    Gli	    studi	    eseguiti	    hanno	    portato	   

                  all’individuazione	   di	   più	   famiglie	   di	   faglie	   e	   di	   attribuire	   loro	   diversi	   comportamenti	   cinematici,	   
                  come	   di	   seguito	   riportato:	   

                      o  N45-  70°W	   con	   faglie	   sia	   trascorrenti	   sinistre	   che	   dirette.	   Subordinatamente	   si	   rilevano	   

                         faglie	   transtensive	   destre;	   
                      o  N0-  20°E	   con	   faglie	   trascorrenti	   destre	   e	   transtensive	   sinistre;	   
                      o  N40-  60°E	   con	   faglie	   trascorrenti	   sia	   destre	   che	   sinistre;	   

                      o  N10-  30°W	   con	   faglie	   chiaramente	   estensionali;	   

                      o  E-  W	   con	   faglie	   da	   trascorrenti	   a	   dirette.	   
                  La	    tettonica	    responsabile	    della	    configurazione	    morfostrutturale	    del	    bacino	    suggerisce	   

                  l’esistenza	   di	   tre	   stadi	   deformativi.	   La	   prima	   fase	   (D1)	   genera	   un	   associazione	   strutturale	   data	   
                  da	   faglie	   appenniniche	   trascorrenti	   sinistre	   ed	   antiappenniniche	   dirette	   o	   transtensive	   con	   una	   

                  direzione	    di	    estensione	    orientata	    a	    140°N	    che	    formano	    il	    bacino.	    Alle	    faglie	    maggiori	   
                  transtensive	   si	   deve	   la	   formazione	   di	   una	   depressione	   allungata	   in	   direzione	   antiappenninica.	   

                  La	    seconda	    fase	    (D2)	    riattiva	    le	    faglie	    appenniniche	    come	    dirette	    mentre	    le	    strutture	    fragili	   
                  antiappenniniche	   e	   meridiane	   assumono	   il	   carattere	   di	   faglie	   di	   trasferimento	   trascorrenti	   sia	   

                  destre	    che	    sinistre,	    la	    direzione	    di	    massima	    estensione	    è	    N30°,	    in	    questa	    fase	    i	    rilievi	     22	   
                  carbonatici	    	    raggiungono	    i	    massimi	    rigetti	    verticali	    	    rispetto	    ai	    bacini	    pedemontani,	    vanno	   

                  ascritte	   a	   questa	   fase	   le	   numerose	   valli	   	   sospese,	   e	   le	   forme	   carsiche	   troncate	   lungo	   le	   cornici	   
                  sommitali	   dei	   versanti	   meridionali.	   La	   terza	   fase	   D3	   genera	   faglie	   dirette	   in	   un	   range	   N10-  30°W	   

                  con	   una	   nuova	   direzione	   di	   estensione	   massima	   orientata	   N60°.	   	   
                  	   

                  3.2	   inquadramento	   geomorfologico	   del	   territorio	   

                  L’area	   comunale	   di	   Morano	   calabro	   si	   presenta	   con	   differenti	   morfostrutture,	   difatti	   si	   passa	   
                  dalle	    zone	    montuose	    del	    Pollino	    con	    versanti	    molto	    acclivi	    ed	    incisioni	    vallive	    pronunciate	   

                  all’altopiano	    di	    Campotenese	    che	    occupa	    il	    fondovalle	    dell’omonimo	    bacino	    formatosi	    dal	   

                  riempimento	    della	    depressione	    tettonica	    posta	    tra	    i	    rilievi	    carbonatici,	    fino	    alla	    sub-  
                  pianeggiante	   zona	   di	   fondovalle	   o	   settore	   delle	   aree	   alluvionali.	   Quest’ultima	   morfostruttura	   è	   

                  rappresentata	   dalle	   aree	   depresse	   del	   Bacino	   di	   Morano	   riempite	   dai	   sedimenti	   quaternari,	   ed	   
                  in	   particolare	   si	   osservano	   due	   depressioni	   allungate	   in	   due	   direzioni	   principali	   ortogonali	   fra	   

                  loro	   (NW-  SE	   e	   NE-  SW).	   La	   depressione	   maggiore	   è	   quella	   che	   si	   estende	   per	   5	   Km	   in	   senso	   NE-  
                  SW	   a	   partire	   dalle	   pendici	   del	   Monte	   Pollinello.	   In	   corrispondenza	   della	   zona	   più	   pianeggiante	   

                  di	    tale	    depressione	    si	    apre	    verso	    sud-  ovest	    la	    valle	    del	    Fiume	    Coscile,	    costituito	    da	    un	   
                  andamento	   sinuoso	   che	   attraversa	   le	   strette	   incisioni	   dei	   valloni	   per	   poi	   sfociare	   nel	   bacino	   di	   


                                          Geol.	   Remo	   Biancini	   –	   Geol.	   Saverio	   Greco	   	   
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