Page 18 - Relazione-Microzonizzazione-sismica
P. 18

Microzonazione	   Sismica	   –	   Livello	   1	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   Relazione	   illustrativa	   



                  2.4	   Faglie	   attive	   

                  Per	    zona	    sismogenetica	    (o	    zona	    sorgente)	    si	    intende	    quell’area	    epicentrale	    generatrice	    di	   

                  terremoti	   appartenenti	   ad	   una	   classe	   di	   eventi	   rappresentabili	   con	   una	   medesima	   descrizione	   
                  statistica.	    Nelle	    valutazioni	    di	    rischio	    che	    utilizzano	    l’approccio	    di	    Cornell,	    ogni	    zona	   

                  sismogenetica	   (ZS),	   rappresentata	   da	   un	   poligono,	   viene	   assunta	   come	   omogenea,	   e	   quindi	   i	   
                  terremoti	    di	    intensità	    medio-  alta	    sono	    uniformemente	    distribuiti,	    cioè	    possono	    verificarsi	    in	   

                  ogni	   punto	   con	   la	   medesima	   probabilità	   di	   comparsa	   su	   tutta	   la	   zona	   e	   seguano	   la	   stessa	   legge	   
                  di	    ricorrenza.	    Nel	    contesto	    cinematico	    e	    sismotettonico	    della	    Appennino	    Meridionale	    e	    del	   

                  complesso	    montuoso	    del	    Pollino	    in	    particolare,	    l’area	    si	    inquadra	    nella	    nuova	    zonazione	   
                  sismogenetica	   ZS9,	   proposta	   da	   Meletti	   et	   al.,	   (2008),	   in	   un	   settore	   dalla	   fascia	   “927”,	   zona	   

                  orientata	   NNW-  SSE,	   caratterizzata	   da	   meccanismi	   di	   rottura	   attesi	   con	   prevalenza	   del	   tipo	   dip-  
                  slip	   (distensivi)	   e	   subordinatamente	   del	   tipo	   strike-  slip	   (trascorrenti).	   

                  Lo	   studio	   della	   fagliazione	   superficiale	   e	   quindi	   delle	   strutture	   tettoniche	   attive	   nel	   territorio	   di	   
                  Morano	   Calabro,	   è	   stato	   eseguito	   a	   partire	   dalla	   consultazione	   del	   database	   nazionale	   ITHACA	   

                  (Italy	   Hazard	   from	   Capable	   Faults),	   che	   evidenzia	   la	   presenza	   di	   almeno	   una	   faglia	   cosiddetta	   
                  “capace”,	    responsabile	    di	    attivazione	    di	    possibili	    terremoti	    e	    di	    rotture	    superficiali	    e	   

                  deformazioni	   del	   terreno.	   L’inquadramento	   dell’area	   di	   interesse	   nel	   sistema	   di	   faglie	   capaci	   è	   
                  visualizzato	   in	   fig.	   13,	   rielaborata	   nel	   dettaglio	   dagli	   scriventi.	   	     18	   

                  In	    particolare	    il	    centro	    abitato	    comunale	    è	    sfiorato	    da	    una	    faglia	    attiva,	    a	    prevalente	   
                  componente	   distensiva,	   classificata	   con	   cod.	   34400	   “Morano”,	   per	   una	   lunghezza	   pari	   a	   circa	   5	   

                  km,	   su	   cui	   attualmente	   non	   sono	   presenti	   studi	   ed	   indagini	   di	   dettaglio.	   	   
                                                             	   




                                                             	   



                                                             	   
























                                          Geol.	   Remo	   Biancini	   –	   Geol.	   Saverio	   Greco	   	   
   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23