Il progetto Marinella Amica ammesso al Servizio civile
L’assessore Forte: «Esempio di buone pratiche e collaborazione pubblico/privato»
Otto giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni, in possesso dei requisiti previsti nel bando, potranno partecipare alla selezione di altrettante unità da impiegare in un progetto denominato “Marinella Amica”, finanziato dal Servizio civile Nazionale e promosso dal Comune di Morano Calabro e dall’associazione Marinella Bruno Onlus.
La domanda, redatta secondo l’apposito schema, dovrà pervenire entro le ore 14.00 del 16 aprile 2015 a mezzo raccomandata A/R, posta certificata o consegna a mano presso il protocollo del sodalizio guidato da Giuseppe Bruno. Gli indirizzi sono disponibili, insieme a tutta la documentazione, sul sito del Comune. Ogni candidato potrà aderire a uno solo dei 53 progetti approvati dalla Regione Calabria. Le attività avranno la durata di un anno, mentre il compenso è di 433,80 euro mensili.
Si tratterà di avviare e far crescere un sistema maggiormente integrato di servizi e di partecipazione rivolto alle fasce deboli di popolazione residente o dimorante, riconducendo a sintesi la potenziale pluralità di bisogni espressi dall’adulto in stato di disagio, contrastando la frammentarietà di risposte fornite e generando ricadute positive non solo sui destinatari locali ma, nel medio periodo, su tutta la comunità del distretto sanitario di Castrovillari (circa 52.000 abitanti), frazionata su tredici comuni.
Diverse e composite le attività programmate. Nelle quali i volontari del Servizio civile avranno modo di impegnarsi con le loro competenze e acquisire preziose esperienze da spendere in futuro. La prima: ascolto, orientamento e supporto, mediante l’apertura di un Punto Informativo di Accesso Assistito che si relazionerà costantemente con il referente dei Servizi sociali del Comune. La seconda: sostegno e contrasto al disagio sociale sul territorio (trasporto per visite mediche, mobilità dell’anziano, distribuzione beni di prima necessità, alimenti, farmaci e abbigliamento nuovo, supporto psicologico per casi particolari, accompagnamento e appoggio legale e fiscale). Terza: attività ricreative, culturali e di socializzazione (laboratorio di informatica, laboratorio di lettura). Quarta: rafforzamento rete sociale e tavoli di confronto territoriali (incontri, eventi, sensibilizzazione nelle scuole).
«Abbiamo sposato l’idea dell’associazione Marinella Bruno e contribuito fattivamente alla stesura di un progetto condiviso – afferma l’assessore Sonia Forte - nella convinzione che lo sviluppo di un sistema efficiente ed efficace di servizi sociali non possa prescindere da una stretta collaborazione tra realtà differenti. Realtà che pur avendo strutture amministrative e organizzative disomogenee perseguono le medesime finalità. La mission istituzionale dell’Ente locale, in fondo non è molto diversa da quella statutaria di un gruppo che opera quotidianamente per sovvenire fasce di disagio talvolta dissimulato, adottando il criterio della mutualità come principio di un nuovo e tangibile umanesimo radicato sul territorio e pronto a sporcarsi le mani in prima persona, rinunziando al comodo e diffuso esercizio della delega».
«Con il progetto Marinella Amica – dice il sindaco Nicolò De Bartolo – offriamo una piccola opportunità lavorativa e un ristoro economico a otto giovani, che avranno la possibilità di misurarsi per un anno, ognuno in base alle proprie abilità, con realtà complesse intervenendo su di esse con misure adeguate per contrastarne il rischio di marginalizzazione e le pericolose ricadute sull’intera collettività. Un plauso all’assessore Sonia Forte e al presidente della Onlus Marinella Bruno per l’ottimo lavoro realizzato e per quanto ancora saranno chiamate a fare per il bene pubblico».
Viva soddisfazione esprime anche il dott. Giuseppe Bruno, storica guida del sodalizio intitolato alla sorella prematuramente scomparsa: «L’attuazione del progetto Marinella Amica offre a noi la possibilità di consolidare il ruolo di organismo capace di approcciare e lenire le implicazioni del disagio sociale, e all’utenza di usufruire di validi servizi. Senza dimenticare l’aspetto formativo di cui beneficeranno gli otto giovani che selezioneremo e che potranno trasformare in valore aggiunto per sé e per la collettività nuove esperienze e conoscenze».
Pino Rimolo
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Informazioni utili e bando