Ritorna la Festa della Bandiera.
Dal 24 al 26 luglio, tre giorni di storia, leggenda, memoria e svago
Torna la Festa della Bandiera. A darne notizia, l’assessore alla Cultura Emilia Zicari. La quale, nell’accendere i riflettori sulla tredicesima edizione della kermesse, tra le più qualificate della prossima stagione estiva, e nel sottolinearne l’originalità, fornisce utili elementi descrittivi e pratici, finalizzati a una larga e diretta partecipazione all’evento.
Anche quest’anno saranno coinvolti moltissimi figuranti e attori, gruppi rionali e cittadini interessati. L’abitato antico si riappropria così delle sue funzioni, riscoprendosi snodo essenziale per lo sviluppo della comunità e fucina rinomata di idee. Fianco a fianco con le organizzazioni presenti sul territorio, in primis la Proloco, si proporranno spettacoli, sfilate in costumi d’epoca, artisti di strada, botteghe artigianali e mostre. Si tenterà di realizzare quel magnifico abbraccio fra il vasto patrimonio materiale (le chiese e le pregevolissime opere che custodiscono, il caratteristico centro storico) e il patrimonio immateriale (antiche costumanze, gastronomia semplice e genuina, linguaggio). In altre parole si farà ancora una volta leva sulla cultura.
Centro nevralgico della Festa sarà via Vigna della Signora, ove saranno allestite le botteghe. Su questo importante aspetto, sin d’ora, ulteriori e più dettagliate informazioni potranno essere richieste ai sigg. Andrea Magnelli (cell. 3928881396) e Roberto Coscia De Cardona (cell. 3407044684). Per quanto concerne invece la partecipazione al Corteo storico, le prenotazioni si potranno effettuare presso il negozio “Au Rendez-Vous” di Immacolata De Leo (cell. 3292160645). Il termine fissato per aderire al corteo o domandare l’allestimento delle botteghe ai responsabili sopracitati è il 20 giugno 2015
«Rilanciamo con entusiasmo – afferma la dottoressa Emilia Zicari – una tra le manifestazioni che meglio identificano le radici del popolo moranese e fa della memoria il presupposto e la base dell’incedere umano. La nostra epoca, frenetica e sempre in gara contro il tempo, non deve e non può prescindere – osserva l’assessore alla Cultura – da ciò che eravamo, non può e non deve dimenticare la propria identità. Siamo convinti che il passato, in tutte le sue sfaccettature, sia un insostituibile strumento di ricerca per definire ciò che è accaduto e interpretare il presente. La Festa della Bandiera è tutto questo; un percorso e un processo che utilizza la storia come fonte ispiratrice e si incarna nello spirito popolare; è consapevolezza del possesso di una ricchezza culturale da salvaguardare e tramandare; è un bene che attraversa il tempo e trascende la mortalità dell’uomo e la consegna alla storia».
«Con la Festa della Bandiera – dice il sindaco Nicolò De Bartolo – rilanciamo un’idea di valorizzazione delle tradizioni, della storia, della cultura, cercando di sfruttare al massimo le potenzialità del borgo a fini turistici. E non si tratta solo di una rappresentazione di episodi guerreschi e vicende cavalleresche dei secoli andati, bensì di un progetto che mira alla conoscenza delle nostre radici. Ma che dovrà trasformarsi in valore aggiunto e in una concreta opportunità di crescita. Una crescita non solo economica, ma che sappia portare le nuove generazioni a giudicare con senso critico il passato».
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