Con la celebrazione del Consiglio comunale, da martedì 3 giugno è iniziata l’era De Bartolo. La prima seduta dell’assise cittadina, quella solitamente dedicata alle formalità di rito, è stata tutt’altro che un’uggiosa riunione impinzata di meri adempimenti. Fatta eccezione per la convalida dei consiglieri eletti, del giuramento del primo cittadino, della costituzione dei gruppi consiliari, la nomina della commissione elettorale, inseriti all’odg in ossequio alla normativa vigente, l’assise è stata chiamata a esprimersi anche su questioni di primaria importanza. Una in particolare, la centrale a biomasse del Mercure, per la quale la discussione si è protratta a lungo.
Dopo aver convalidato gli eletti, per i quali non sono emersi impedimenti di ineleggibilità o incompatibilità, il neosindaco Nicolò De Bartolo ha giurato fedeltà alla Repubblica. Quindi ha formulato a tutti gli auguri per un proficuo lavoro: «Il nostro – ha detto - sarà un percorso caratterizzato dal dialogo e dalla collaborazione. Pertanto auspichiamo che anche la “minoranza”, mi piace chiamarla con questo sostantivo, anziché “opposizione” - ha postillato il leader di Insieme per Morano, svolga con responsabilità, nel rispetto dei ruoli, il compito che il popolo le ha conferito». Altra novità, annunciata dal Sindaco dopo aver ricevuto dal segretario dell’Ente la nobile fusciacca tricolore, l’istituzione delle «commissioni comunali aperte a membri esterni e la costituzione e istituzionalizzazione dei comitati di quartiere e del gabinetto del sindaco».
Insediato ufficialmente anche l’esecutivo, formato da: Pasquale Maradei (nominato vicesindaco), Emilia Zicari (cui si affianca Leonardo Di Luca), Biagio Angelo Severino (coadiuvato da Rocco Antonio Marrone), Sonia Forte (con la quale collaborerà Maria Anna Vacca). Confermati i singoli campi d’azione e le deleghe già pubblicate sul sito dell’Ente.
I capigruppo designati. Per la maggioranza: Berardi, vice Marrone; per la minoranza: Verbicaro, vice Filomena.
Per la commissione elettorale comunale sono stati eletti componenti effettivi: Di Luca e Vacca per la maggioranza, Selva per la minoranza. Supplenti: Berardi e Marrone per la maggioranza, Amato per la minoranza.
Linee programmatiche, sciorinate in mezz’ora, dal Sindaco. Che ha sostanzialmente riesposto «l’ambizioso progetto amministrativo presentato in campagna elettorale, imperniato su tre fari: turismo, agricoltura, cultura». Il punto passa con i soli voti della maggioranza e l'astensione della minoranza.
Ultimo punto all’ordine del giorno, e non certo per importanza, la “Centrale a biomasse del Mercure – discussione e determinazioni”. Ha relazionato il capogruppo di maggioranza Berardi. Che ha ribaltato radicalmente le posizioni della precedente amministrazione in merito dichiarando il «sì, controllato» alla centrale del Mercure. «La politica – ha osservato Berardi - non può sopprimere le possibilità di sviluppo del territorio sostituendosi a tecnici e istituzioni incaricate di esprimersi circa la sicurezza sanitaria e tecnica dell’impianto». L’elemento più sintomatico emerso dal dibattito ruota, dunque, essenzialmente «sull’inversione di pensiero, rispetto al recente passato, e sul fatto che della complessa materia sì sia discusso nel civico consesso, massima sede di rappresentanza della volontà popolare». E’ stato poi il Sindaco a sottolineare che «non vi saranno mai più decisioni non condivise o dettate da preconcetti irragionevoli, asserviti a logiche di opportunismo partitico o forzatamente ideologizzate». «Solidarietà, certo, alle popolazioni interessate – ha affermato De Bartolo - ma senza pregiudizi escludenti ed esclusivi. Per quanto ci riguarda diciamo sì a ogni forma di sviluppo, che sia però rispettosa della salute dei cittadini e delle caratteristiche dell’ambiente». Il confronto serrato e non privo di spunti polemici si è protratto a lungo, mantenendosi su toni molto civili. Divergenti sulle problematica le vedute della minoranza, che alla fine ha votato in maniera dissimile. Con due consiglieri, Verbicaro e Selva, contrari, altri due, Filomena e Amato astenuti. I primi hanno sposato la causa degli ambientalisti secondo cui la centrale sarebbe nociva alla salute; i secondi, invece, appellandosi alla prudenza si sono riservati di approfondire successivamente e di pronunciarsi quando si disporrà di elementi precisi e tali da consentire una valutazione più consapevole.
Pino Rimolo