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Comune di Morano Calabro

                                         2. IL SISTEMA DEI SERVIZI



            2.1  STANDARD E PARAMETRI URBANISTICI
               Negli anni più recenti il tema della pianificazione dei servizi è divenuto uno dei settori più
            importanti dell’attività programmatoria di livello locale.

               All’Ente comunale spetta il compito di soddisfare la domanda di attrezzature di servizio
            espressa  dalla  popolazione  residente.  In  questo  momento  però  il  problema  non  è  tanto  e
            soltanto  quello  di  reperire  generiche  aree  per  soddisfare  una  possibile  domanda,  quanto
            quello di razionalizzare un sistema di attrezzature a partire non solo dalla individuazione e
            disponibilità della quantità di aree, ma dalla loro qualità e della reale capacità da parte del
            Comune di  poter  realizzare concretamente quanto  previsto e/o necessario  in  termini
            urbanistici.
               È con questo obiettivo che è stata svolta un’attenta disamina del fabbisogno di attrezzature,
            dei  servizi,  in  modo  da  soddisfare  non  solo  una  domanda  di  quantità  ma  anche  di  qualità
            urbana.  L’analisi  è  stata  finalizzata  ad  una  valutazione del  complesso  delle  risposte  fornite

            dall’ente pubblico rispetto al quadro dei fabbisogni, alla loro tipologia, alle relative dinamiche
            e distribuzione territoriale.
               A partire dalle relazioni tra le due componenti che caratterizzano l’analisi del sistema delle
            “attrezzature e dei servizi”, quella dell’offerta e della loro domanda, opportunamente valutate
            mediante  tecniche  consolidate,  le  procedure  di  valutazione  dell’esistente  e  di  ipotesi  degli
            strumenti  urbanistici  vigenti  di  nuova  localizzazione  fanno  riferimento  alla  struttura
            insediativa esistente, riconoscendo alle attrezzature anche il ruolo di fattori di riqualificazione
            urbana, ruolo già in atto o ipotizzabile.

               In  merito  agli  standard  urbanistici  la  LR  n.19/2002  (art.  53)  introduce  una  profonda
            innovazione  nel  tema  in  quanto  aggiunge  la  dimensione  qualitativa:  la qualità del servizio
            offerto  e,  la  “prestazione”  costituisce  “principio  di  governo  del  territorio”,  mentre  vengono
            abbandonati i principi di tipo quantitativo di cui al DM n.1444/1968.

               Inoltre, al 3° comma del succitato art. 53, impegna la Giunta Regionale, a specificare:
               a) i limiti di utilizzazione territoriale;
               b) i valori per il calcolo della capacità insediativa dei suoli;
               c) i rapporti tra gli spazi destinati alla trasformazione urbanistica e gli spazi pubblici, di
                  uso pubblico o aperti al pubblico destinati al soddisfacimento delle esigenze di mobilità
                  parcheggio,  del  tempo  libero  ivi  compresi  gli  spazi  verdi  naturalizzati  ed  attrezzati,
                  l’istruzione di primo e secondo grado, l’assistenza agli anziani, le strutture sanitarie di
                  base;
               d) i  criteri  attraverso  cui  il  soddisfacimento  dei  fabbisogni  di  standard  debba  essere

                  valutato secondo requisiti prestazionali delle attrezzature e dei servizi la cui rilevazione
                  e valutazione dovrà accompagnare quella strettamente quantitativa.

               Nelle  Linee  Guida  si  sottolinea  l’innovazione  rappresentata  dalla  sostituzione  dei
            tradizionali  standard  a  carattere  quantitativo,  fondati  in  genere  sul  rapporto  superficie  o



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