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Microzonazione Sismica – Livello 1 Relazione illustrativa
CAPITOLO 9 – Confronto con la distribuzione dei danni degli eventi passati
La sismicità storica e recente del comune di Morano Calabro è stata illustrata nel capitolo 2.
Per quanto concerne la sismicità storica è stato utilizzato il catalogo della sismicità storica dei
terremoti italiani CPTI ed il collegato DBMI dell’INGV (2011), per soglie di riferimento
caratterizzate da magnitudo M w> 4.0 ed intensità I> 5, che contiene 2984 records a partire dal
1000 d.c. e fino al 2006, oltre alla consultazione del catalogo dei forti terremoti dal 46 a.C. al
1997 (CFTI –Med 4.0) dell’INGV. Le informazioni recepite dalla consultazione dei cataloghi
storici hanno permesso di definire i due eventi a maggiore intensità (riportati in fig.2 e fig.3 nel
paragrafo 2.1), di cui quello registrato nel 1693 è da considerarsi il sisma di riferimento, a
massima intensità registrata al sito di Morano Calabro. Le notizie sui danni subiti dall’abitato in
occasione dei terremoti storici sono ridotte e frammentarie, e a volte discordanti, basate sulle
sole testimonianze scritte e tramandate.
Per quanto concerne la sismicità recente, Il comune di Morano Calabro come tutta l’area del
Pollino, è interessato da una sequenza sismica che va vanti da oltre due anni e tuttora in atto e
nota come “sequenza del Pollino” (fig. 5- 8), che ha avuto la sua massima intensità a
Mormanno il 25 ottobre 2012 con una magnitudo pari a M w=5.2. In tale sequenza l’evento che
ha avuto come epicentro il territorio di Morano Calabro, è avvenuto il 28 maggio 2012, con
magnitudo M w= 4.3. 37
La sismicità recente al di sopra della soglia di danno, come riportato in dettaglio nel paragrafo
2.2, è monitorata da una rete di stazioni digitali permanenti e temporanee, conosciuta come
rete accelerometrica nazionale (RAN) gestita dalla Dipartimento della Protezione Civile
Nazionale. A Morano dal 19 ottobre 2012 è stata ubicata a quota 1.042 m s.l.m. una stazione
temporanea, mentre la stazione permanente più prossima al territorio comunale è la stazione
di Castrovillari.
L’attuale sequenza sismica ha provocato una serie di danni e lesioni agli edifici nel comune di
Morano Calabro. In particolare l’evento del 25 ottobre 2012 con epicentro a Mormanno ha
causato danni rilevanti alla Chiesa di Santa Maria della Maddalena, ubicata nel centro
dell’abitato, con la conseguente chiusura al pubblico ancora in vigore. Tale struttura di
notevole imponenza artistica e storica è geologicamente ubicata su terreni di copertura
costituiti da depositi ghiaiosi e sabbiosi con forti spessori. Altri danni si sono registrati su
abitazioni private collocate nel centro storico, con la formazione di evidenti crepe. Altri danni,
sempre imputabili alla recente sequenza sismica, sono stati denunciati su abitazioni private
poste nell’area agricola dell’abitato di Morano e anche nell’altopiano di Campotenese.
Facendo un analisi sulla distribuzione dei danni della recente storia sismica che ha interessato
il comune di Morano calabro, si evince che la maggior concentrazione di danni subiti dalle
Geol. Remo Biancini – Geol. Saverio Greco