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Comune di Morano Calabro
4. IL DIMENSIONAMENTO DEL PIANO STRUTTURALE COMUNALE
Per il dimensionamento del PSC è stato scelto un orizzonte temporale di dieci anni che
consente di individuare un assetto insediativo proiettato sul lungo periodo, che abbia
carattere strutturale, e di comporre uno scenario che garantisca la salvaguardia dei valori
ritenuti centrali e identitari del territorio, cioè quelli paesaggistici e ambientali. Questo
consente cioè la validità dello strumento su un tempo lungo orientato ad una gestione
strategica della trasformazione del territorio attraverso la gestione del PSC all’interno di
regole chiare e precise che definiscono la trasformabilità del territorio.
Ai fini del dimensionamento dapprima risulta necessario fare una previsione
dell’incremento demografico sul territorio del Comune di Morano Calabro, in modo da
proporzionare le zone da destinare ai nuovi insediamenti residenziali. I metodi di proiezione
della popolazione e del fabbisogno insediativo, sono, però, metodi approssimati in quanto
“proiettano” in un arco temporale futuro il tipo di dinamica del periodo pregresso,
considerando il tempo come variabile indipendente e la popolazione come variabile
dipendente. Vengono pertanto ignorate altre variabili indipendenti quali gli eventi
imprevedibili, sia di tipo economico (espulsivi come una crisi locale, o attrattivi come una
disponibilità di posti di lavoro per effetto di nuovi investimenti) che di tipo calamitoso. La
“proiezione” rappresenta quindi un valore tendenziale, cioè prescinde dalle azioni possibili
per orientare diversamente la tendenza in atto, e tiene in considerazione solo ed
esclusivamente della variabile “tempo” ignorando altre variabili indipendenti quali gli eventi
imprevedibili, sia di tipo economico che di tipo calamitoso. Si può quindi affermare che una
proiezione del genere è attendibile nel caso ci sia una stasi all’interno del territorio. Il PSC,
però, si pone come la principale alternativa alla stasi attualmente presente all’interno del
Comune, introducendo nuovi stimoli per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Ai fini del dimensionamento del PSC è stata effettuata una stima dei fabbisogni residenziali,
in cui il fabbisogno abitativo è stato calcolato sulla base del rapporto di un alloggio per ciascun
nucleo familiare, attraverso la somma di tre componenti:
a) Il fabbisogno pregresso di nuova residenza, relativo alla domanda derivante dal disagio
abitativo attualmente esistente nel Comune dovuto a famiglie che vivono in alloggi
impropri o in condizioni di sovraffollamento.
b) Il fabbisogno aggiuntivo, che si compone della aliquota dovuta alla crescita demografica
(che è possibile stimare sulla base della crescita pregressa) e dell’aliquota dovuta
all’incremento della domanda di abitazioni sul territorio, proveniente anche da un
eventuale saldo migratorio.
4.1 IL DIMENSIONAMENTO DEL FABBISOGNO PREGRESSO
La stima del fabbisogno pregresso di nuova residenza è stato valutato con riferimento a
riconosciute condizioni di disagio, individuate nelle famiglie che vivono in alloggi impropri, o
in condizioni di sovraffollamento in cui il rapporto fra numero dei componenti e spazio
abitativo è inferiore a minimi ammissibili.
DRG – Relazione Generale Pagina 13