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Comune di Morano Calabro
La Chiesa e Monastero di San Bernardino da Siena;
Il Convento dei CapPSCcini;
La Chiesa del Carmine;
Il Monastero di Colloreto.
2.2 I VINCOLI
Per vincoli (rif. elaborato “04 – QAR – Identificazione e valutazione dei rischi”) vengono
intesi tutti quegli elementi di natura fisica (torrenti, laghi, cimiteri, depuratori, ecc.) che
generano una fascia di rispetto, finalizzata alla salvaguardia dell’elemento e degli effetti di
rischio che esso può generare. Per la definizione del PSC si sono presi in considerazione i
vincoli gravanti sul territorio comunale, aree critiche che determinano fonti di pericolosità
evidenti o latenti per l'ambiente e per l'uomo. Nell’ambito del PSC sono stati presi in
considerazione:
Vincoli di carattere idrogeologico in riferimento al PAI (aree a rischio frana R3 e R4 e
aree in frana ad esse associate; aree di attenzione zone di attenzione e punti di
attenzione dai corsi d’acqua in relazione al numero di Horton di ogni singola asta
fluviale);
Vincoli sui beni culturali, paesistici ed ambientali ai sensi del D. Lgs. 42/04;
Fasce di rispetto dalle infrastrutture stradali secondo quanto stabilito dal Nuovo Codice
della Strada;
Fascia di rispetto cimiteriale pari a 200 m (Regio Decreto n. 1265 del 1934 come
modificato dall'art. 28 della L. 166 del 1/8/2002);
Aree percorse dal fuoco iscritte al catasto incendi (L. n. 353 del 21/11/2000) soggette a
scadenze temporali differenti (vincoli quindicennali, decennali, quinquennali);
Aree per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici
alla frequenza di rete (50 Hz) connessi al funzionamento e all'esercizio degli elettrodotti
(D.P.C.M. 8 Luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e
degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi
elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti” e Decreto
29 maggio 2008 “Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle
fasce di rispetto per gli elettrodotti”).
Distanze dalle condotte di liquidi e di sostanze gassose pari a 15 metri latistanti l'asse
delle condotte principali di liquidi e di sostanze gassose (acquedotti, fognature,
oleodotti, metanodotti, gasdotti, e simili).
Fascia di rispetto dai depuratori pari a 100 m (Secondo la Deliberazione 4 febbraio 1977
del Comitato dei Ministri per la Tutela delle acque dall’inquinamento, Allegato 4, “Norme
tecniche generali per la regolamentazione dell'installazione e dell'esercizio degli
impianti di fognatura e depurazione”);
Fascia di rispetto dai punti di captazione di acque potabili pari a 200 m (D. Lgs. 152/99).
DRG – Relazione Generale Pagina 10