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Comune di Morano Calabro

                 “unità di Verbicaro auct.”, rappresentata da dolomie supratriassiche costituite da rocce
                  dalla caratteristica colorazione grigio‐scura con intercalazioni di calcare dolomitico.
                 “unità di T.ne Pallone auct.”, rappresentata da calcari infracretacei;
                 “unità  di  flysch  superiore”  o  “Complesso  Liguride”,  rappresentata  da  una  successione
                  fliscioide costituita da scisti, arenarie, argilliti, e sparse vulcaniti o rocce ignee basiche
                  ofiolitiche.


            Sul  substrato  carbonatico  poggia una successione  sedimentaria costituita  da  sequenze
            sovrapposte di sedimenti plio‐pleistocenici clastici più o meno grossolani di origine marino‐
            costiera e transizionali, evolventi verso l’alto a depositi di origine continentale si sviluppa fra
            il Pliocene inferiore ed il Pleistocene inferiore, si distinguono:

                 “Brecce antiche” : sono i più antichi sedimenti continentali del bacino di Morano, sono
                  rappresentati da  brecce di  versante etero metriche, con clasti  da  centimetrici  a
                  decimetrici  ,cementate,  con  matrice  terrosa  a  volte  molto  abbondante  di  colore
                  rossastro,  affiorano  come  lembi  residui  sui  versanti,  lo  spessore  originario  non  è
                  determinabile,  solo  nel  Vallone  Camerolla  è  osservabile  il  contatto con i sedimenti
                  sovrastanti (brecce stratificate).

                 “Brecce  stratificate”  :  queste  sono  etero  metriche,  con  aspetto stratoide dovuto
                  all’alternanza  di  strati  cementati,  molto  vacuolari  e  strati  terrosi,  costituiscono  corpi
                  sedimentari di forma irregolare che riempiono il fondo ed i bordi delle principali valli
                  del bacino, con spessori da pochi metri a qualche decina. L’affioramento più evidente è
                  nel  Vallone della Caballa e si  stende dal piede del versante  sud‐occidentale  di  Monte
                  Pollinello lungo il fosso Santicelli. Sia le brecce antiche che le brecce stratificate sono
                  depositi di versante crioclastici, sono correlati con il III ciclo sedimentario (Pleistocene
                  inf. rappresentato da Emiliano e Siciliano‐ Età 1.2‐0.8 Ma) del bacino di Castrovillari.
                 “Silt  argillosi”: verso il  centro del bacino  affiorano  silt argillosi  massivi  con  spessori
                  metrici  e  sabbie  da  fini a  molto grossolane stratificate,  che  rappresentano  depositi  di
                  esondazione  sedimentati  in  piccoli  specchi  d’acqua  effimeri  della  piana  alluvionale
                  (depositi di overbank). Si osservano nel Vallone Pietrafuoco con interdigitazione tra le
                  brecce stratificate ed i depositi fini basali.
                 Conoidi  detritiche  1°  generazione:  queste  si  sovr  appongono  stratigraficamente  alle
                  brecce  stratoidi,  come  osservabile  nelle  aree  meridionali  del  bacino,  con  spessori
                  massimi di  20‐30  m.,  mostrano una selezione bassa come  le “brecce antiche”  ma con
                  granulometria  minore  e  lieve  arrotondamento  dei  clasti,  talora  sono  presenti  livelli
                  pedogenizzati  ,  probabilmente  sono  stati  alimentati  dal  disfacimento  delle  brecce  di
                  versante più antiche.
                 Conoidi  di  piana  alluvionale  2°  generazione:  sono  conoidi  detritiche  tuttora  attive  e
                  chiudono la successione stratigrafica quaternaria del bacino di Morano, sono costituiti
                  da  brecce  sciolte  o  debolmente  cementate  a  matrice  sabbiosa  e  micro  conglomerati
                  sabbiosi sono ben selezionati, le più antiche delle quali sono riferibili al Mindel.








            Relazione Quadro Conoscitivo                                                             Pagina QA3
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