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Comune di Morano Calabro

                                                     PREMESSA


               Il  governo  del  territorio  a  livello  comunale,  in  Calabria,  è  esercitato,  secondo  quanto
            indicato nella Legge Urbanistica Regionale n.19 del 16/04/2002 “Norme per la tutela, governo
            e uso del territorio – Legge urbanistica della Calabria”, attraverso due tipi di strumenti: uno di
            natura strategica, il Piano Strutturale Comunale, e uno di natura operativa e programmatica, il
            Piano Operativo Temporale.

               Il Piano Strutturale ha  la funzione  di definire  le strategie per  il  governo  del  territorio
            comunale in luogo del tradizionale piano regolatore generale.

               Tale strumento, tra i suoi molteplici e articolati contenuti, deve prevedere:
                 la  classificazione  del  territorio  in  urbanizzato,  urbanizzabile,  agricolo e forestale,
                  assicurando il soddisfacimento dei fabbisogni delle aree a standard;

                 il razionale uso del territorio in funzione delle caratteristiche tecniche dei suoli ai fini
                  della prevenzione del rischio;
                 l’individuazione delle aree per le opere pubbliche più rilevanti, nonché l’individuazione
                  degli ambiti destinati agli insediamenti produttivi;
                 la definizione dei parametri urbanistici;
                 la delimitazione e la disciplina degli ambiti di tutela e conservazione e quelli a valenza
                  paesaggistico‐ ambientale;
                 l’individuazione delle aree per il piano di protezione civile;
                 la classificazione dei nuclei di edificazione abusiva ai fini del recupero.


               Nel  processo  di  pianificazione  comunale  così  pensato  il  Piano  Strutturale  deve  porsi  in
            coerenza con gli indirizzi e le definizioni del piano di assetto idrogeologico e degli strumenti
            di area vasta sovraordinati: il Quadro Territoriale Regionale (QTR) e il Piano Territoriale di
            Coordinamento Provinciale (PTCP).
               «La natura innovativa e complessa degli strumenti urbanistici introdotti dalla legge regionale

            richiedono,  nella  sua  applicazione,  un  approccio  interpretativo  parimenti  innovativo  e
            sperimentale,  un  metodo  di  lavoro  che  operi  attraverso  fasi  di  lettura,  descrizione  e
            interpretazione  dei  fenomeni  territoriali  e  insediativi».  Parte  fondamentale  di  questo
            atteggiamento e di questo nuovo approccio è “il ruolo della conoscenza, profonda e condivisa
            del territorio; una conoscenza che sia strumento per la verifica della compatibilità delle azioni.
            Si  tratta  di  una  conoscenza  che  deve  essere  parte  costitutiva  e  “fondante”  del  processo  di
            formazione  del  piano.  All’elaborazione  della  conoscenza,  infatti,  è  affidato  il  compito  di
            legittimare, sostenere, valutare e indirizzare le scelte di governo del territorio e della formazione
            dei piani. Esse definiscono categorie concettuali che legano in maniera indissolubile il processo
            di  descrizione  e  di  interpretazione  del  territorio  con  le  politiche  urbanistiche,  territoriali  e
            ambientali che si dovranno perseguire”.
               Il problema quindi non è misurare la capacità di un territorio di sopportare trasformazioni,
            ma riconoscere quali trasformazioni appartengono a quel territorio, alla sua storia, alla sua

            natura, alla sua comunità. I valori riconosciuti dei luoghi, le risorse durevoli – e sostenibili – di



            Relazione Quadro Conoscitivo                                                               Pagina II
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