Page 5 - Tab14-Relazione-Generale
P. 5
Comune di Morano Calabro
Se il vecchio PRG poneva al centro del percorso progettuale la previsione dei possibili
assetti futuri a carattere demografico per dimensionare su questi il fabbisogno di aree
edificabili, delle volumetrie residenziali, di servizi ed infrastrutture, indipendentemente dalle
specifiche condizioni culturali ed ambientali del territorio, il principio di sostenibilità adottato
per la redazione del PSC mira alla definizione di un quadro strutturale territoriale ed alla
costruzione di scenari compatibili con le sue condizioni, ricavando la complessiva capacità
insediativa del territorio.
Il Piano Strutturale attraverso un processo di screening esclude dalle aree urbanizzabili le
aree gravate da vincoli inibitori, le aree gravate da rischi idro–geomorfologici, le aree con
elevata produttività agricola e le aree non economicamente convenienti per la trasformazione.
Si può così individuare il limite dello sviluppo di cui all’art. 20 comm. 3c della L.R. 19/2002
come sommatoria delle aree urbanizzabili. Tale concetto fa intravedere che non tutte le aree
urbanizzabili debbano essere trasformate immediatamente ad utilizzo antropico, ma possano
anche essere il serbatoio per un futuro POT pur essendo inizialmente utilizzate ad uso
agricolo. Questo metodo riduce il rischio di un elevato consumo del suolo eliminando costi
economici e sociali dei servizi pubblici troppo elevati.
Il Piano Strutturale, oltre a seguire il dettato normativo della L.R. 19/2002, è redatto
seguendo le “Linee guida della Pianificazione di livello Regionale”, la L. 1150/42 e s.m.i. e le
altre norme legislative nazionali e regionali in materia di pianificazione urbanistica, la L.R.
35/2009 “Procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di interventi di carattere
strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica”, ed il R.R. n.7 del
28/06/2012 “Procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di interventi di
carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica di cui alla L.R.
35/2009”.
DRG – Relazione Generale Pagina 4