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Comune di Morano Calabro
6. IL MODELLO PEREQUATIVO
La perequazione urbanistica persegue l’equa distribuzione dei valori immobiliari prodotti
dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni
territoriali. In particolare la quantità di edificazione spettante ai terreni che vengono destinati
ad usi urbani deve essere indifferente alle specifiche destinazioni d’uso previste dal PSC e
deve invece correlarsi allo stato di fatto e di diritto in cui i terreni stessi si trovano al
momento della formazione del Piano stesso.
L’applicazione della perequazione urbanistica riguarda le aree del territorio comunale nelle
quali sono possibili trasformazioni urbanistiche. A tal fine, il Piano riconoscerà la medesima
possibilità edificatoria ai diversi ambiti che presentino caratteristiche omogenee, in modo che
ad uguale stato di fatto e di diritto corrisponda una uguale misura del diritto edificatorio
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determinato in forma di un Indice perequativo (IP) espresso in mc di volume da edificare per
ogni mq di Superficie Territoriale interessata da trasformazione urbanistica. L’Ip è potenziale
ed esprime un diritto edificatorio che può essere esercitato dal proprietario solo dal momento
in cui il terreno è chiamato ad una trasformazione urbanistica dalla parte attuativa del PSC. La
misura convenzionale della quantità di edificazione spettante ai terreni quale giusto valore
per compensare la cessione gratuita è il Credito Edilizio definito dal prodotto dell’Indice
Perequativo per la Superficie Territoriale ceduta gratuitamente al Comune.
Alla parte attuativa del Piano è demandata la definizione dei “comparti perequativi”
all’interno dei quali si attua compiutamente la compensazione dei diritti edificatori. Il
comparto individuerà le “aree cedenti capacità edificatorie” (es. zone destinate ad
attrezzature) e le “aree riceventi capacità edificatorie” (es. zone di trasformazione
urbanistica) all’interno delle quali vi sarà l’”atterraggio” dei crediti edilizi.
La Superficie soggetta alla trasformazione urbanistica (St) viene suddivisa ai fini della sua
utilizzazione in:
Una parte riservata al privato proprietario denominata SP in cui trovano posto l’area di
sedime delle costruzioni private;
Una parte riservata al Comune per le manovre perequative denominata SC in cui avverrà
l’“atterraggio” dei crediti edilizi.
Ai fini dell’applicabilità dell’Indice di Fabbricabilità Territoriale (Ift) il PSC distingue:
L’Indice di Fabbricabilità Territoriale Privato (Itp) che si ottiene moltiplicando l’Ift per un
indice di ponderazione pari a 0,60.
L’indice di Fabbricabilità Territoriale Comunale (Itc) che si ottiene moltiplicando l’Ift per
un indice di ponderazione pari a 0,40.
Ai fini del l’utilizzazione delle superfici di un comparto si ha che: I = I ftp + I
ft
ftc
2 Per “diritto edificatorio” si intende la potenzialità di edificazione riconosciuta alla proprietà di una determinata area nel
caso in cui tale area sia interessata dalla trasformazione urbana o sia ceduta al Comune.
DRG – Relazione Generale Pagina 29